Anche un imprenditore libanese residente nel piacentino è finito dietro la rete di società che aveva architettato un complesso carosello fiscale per eludere il versamento dell’Iva su un imponente giro di telefoni cellulari. La frode è stata scoperta dalla guardia di Finanza di Livorno, in collaborazione con l’agenzia delle Dogane. Oltre 3 miliardi di euro il volume del giro d’affari, un’evasione dell’Iva pari a 386 milioni, 20 società coinvolte sparse sulla penisola e all’estero, 29 persone sono state denunciate con l’accusa di emissione e utilizzo di fatture false e associazione a delinquere finalizzata alla frode fiscale.