Tagli alla Scuola: Paparo condivide preoccupazioni e scrive a Bianchi

 “Preoccupazione” per le decisioni ministeriali di tagliare gli organici di fatto, “piena condivisione all’azione della Regione per ottenere adeguamenti d’organico coerenti con la situazione del sistema scolastico, pur in linea con il necessario contenimento della spesa pubblica” e “massima apertura alla collaborazione”. Sono i contenuti espressi dall’assessore provinciale Andrea Paparo in una lettera inoltrata questa mattina a Patrizio Bianchi, componente della giunta regionale delegato a Scuola, formazione professionale, università e ricerca, all’indomani del summit bolognese tra sindacato e ufficio scolastico da cui è emerso  un deciso ridimensionamento delle integrazioni dei docenti sul territorio.

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Nella missiva Paparo dichiara di “condividere pienamente, sul piano istituzionale, l’azione della Regione per la qualificazione del sistema scolastico e della programmazione”, tanto da “aver portato all’attenzione della conferenza provinciale del 26 luglio scorso il documento elaborato qualche tempo prima dai componenti della conferenza regionale che indica le priorità manifestate dalla scuola emiliano-romagnola rispetto alle esigenze d’organico”. Lo scritto licenziato indica come necessità primarie condivise dall’intero territorio regionale: le scuole dell’infanzia (“per noi una doppia priorità, dal momento che siamo l’unica provincia in regione senza materne comunali”), le istituzioni scolastiche dei comuni montani (“preoccupanti le situazioni di alcune pluriclassi”), il modello pedagogico didattico del tempo pieno, l’educazione degli adulti e l’incremento della dotazione d’organico delle classi dell’istruzione secondaria di secondo grado con un numero di allievi superiore a 29. Ricordando le istanze condivise, l’assessore piacentino rinnova al collega di Bologna la sua “piena disponibilità” a collaborare, continuando “nell’azione congiunta e istituzionale fin qui intrapresa”.

“E’ nel fare squadra – precisa Paparo – che si attua la responsabilità che le comunità locali ci hanno consegnato”