A fondo pagina è possibile ascoltare il sub Antonio Pizzo dell’European Diving Center di Santa Margherita, a pochi minuti dall’accaduto, che esclude tra le cause le condizioni del mare.
Di seguito il resoconto redatto dal nostro corrispondente Giampietro Bisaglia e la prima testimonianza di chi lo conosceva, sia professionalmente che umanamente. L’assessore regionale Paola Gazzolo ai nostri microfoni ha lasciato trasparire tutta la commozione per la scomparsa di Domenico Ferrari ed il Figlio Angelo ed ha espresso vicinanza alla famiglia.
Due sub, padre e figlio, sono morti dopo essere rimasti intrappolati nella grotta di San Giorgio, nell’area marina protetta di Portofino (Genova). L’istruttore che li accompagnava è riuscito a salvarsi. I due piacentini: Angelo e Domenico Ferrari (sindaco di Agazzano), e un istruttore dell’European Diving di Santa Margherita, si sono immersi intorno alle 12 nel mare di Portofino, dopo aver raggiunto in barca da Santa Margherita il luogo dell’immersione con una navigazione di 15 minuti. Dalle prime informazioni i tre, ad un certo punto, sono andati a visitare una delle tante grotte della parete rocciosa, situata a circa 5 metri di profondità sotto la chiesa di San Giorgio – posta sul crinale tra il borgo e il mare aperto – e che si incunea nella roccia per 6/7 metri. Al momento della tragedia sembra che la visibilità fosse ottima ed il mare in buone condizione.
Per motivi ancora da chiarire, ma sicuramente legati alle raffiche di vento e all’improvviso peggioramento delle condizioni del mare, Angelo e Domenico Ferrari sono rimasti intrappolati all’interno, mentre l’istruttore è riuscito ad emergere autonomamente e a dare l’allarme. Uno dei due corpi è stato recuperato da una motovedetta della Guardia Costiera. Come spiegano i vigili del fuoco che sono impegnati nei soccorsi, non aveva più l’attrezzatura e le bombole di ossigeno: forse se le era tolte in un estremo tentativo di liberarsi ed uscire dall’anfratto.
Le operazioni di recupero del secondo corpo sono rese difficili dalla forte risacca: i sommozzatori dei vigili del fuoco non riescono ad entrare nella grotta, sarebbe troppo rischioso anche per gli stessi soccorritori.. Il tratto è infatti interessato da forte vento e il mare è molto agitato. Si teme inoltre che il secondo corpo possa essere stato trascinato via dalla forte corrente. Sul posto sono attive, oltre alle squadre dei sommozzatori, anche gli elicotteri dei vigili del fuoco. L’European Diving Center di Santa Margherita, presso il quale le due vittime si erano appoggiate per l’immersione, è uno dei più importanti d’Europa, uno dei due centri italiani abilitati per formare gli istruttori degli istruttori, e opera da 15 anni.