I giovani Idv ricordano Paolo Borsellino

Cade oggi il 18esimo anniversario della strage di via D’Amelio a Palermo, dove Paolo Borsellino e gli agenti della sua scorta Agostino Catalano, Emanuela Loi, Vincenzo Li Muli, Walter Eddie Cosina e Claudio Traina vennero fatti saltare in aria con 100 kg di tritolo.

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Ogni anno si svolgono commemorazioni colme di speranza ma anche di rabbia nelle principali realtà italiane; la società civile, tra cui moltissimi giovani mossi dal desiderio di legalità e giustizia, sono sempre in prima fila per ricordare una figura che, al pari di Giovanni Falcone, si è sacrificata per combattere la criminalità organizzata, vero cancro della nostra Italia. Un uomo dall’alto senso dello Stato, osteggiato da apparati deviati delle Istituzioni che ancor’adesso impediscono di trovare una verità definitiva sulla stagione delle stragi.

Molte e definitive spiegazioni le avrebbe potute fornire la famosa Agenda rossa su cui Borsellino annotava ogni suo spostamento e ogni suo rilievo, ma la stessa fu trafugata dalla borsa del giudice e, inspiegabilmente, mai più ritrovata.

E’ indispensabile la vicinanza della società civile nei confronti di tutti i magistrati e delle forze di polizia che stanno scavando per permettere che la verità finalmente emerga. La strada è irta di ostacoli e difficoltà e l’attenzione delle nuove generazioni dovrà sempre essere massima, ora e soprattutto nel Nord Italia, ove, benché qualcuno sostenga ancora che la mafia non esiste, i 300 arresti di esponenti della ‘ndrangheta compiuti in Lombardia (con un covo scoperto anche a Piacenza) svelano una realtà agghiacciante e smentiscono clamorosamente i negazionisti, oltre ad avvalorare la fondatezza dei timori da noi sollevati con una interrogazione parlamentare sul pericolo di infiltrazioni mafiose nel territorio piacentino.

A Piacenza abbiamo dedicato la nostra sede di via Garibaldi a tutti coloro che hanno dato la vita cercando di combattere questo male e in particolare ai giudici Giovanni Falcone e Paolo Borsellino. Per non dimenticare il loro sacrificio.

I Giovani dell’Italia dei Valori di Piacenza