Inaugurata la prima campata del nuovo ponte sul Po

Ponte sul Po, ci siamo. Alle 10 di questa mattina è avvenuto il varo della prima campata del nuovo viadotto che sostituirà quello crollato il 30 aprile del 2009. Una struttura in acciaio lunga un chilometro e trecento metri e il cui cronoprogramma è stato rispettato in pieno. Il 18 dicembre di quest’anno dunque lodigiani e piacentini potranno così riappropriarsi del ponte sul Po a tempo di record.
Erano presenti i dirigenti Anas, cui spetta la progettazione e realizzazione dell’infrastruttura.

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Il comunicato dell’assessore alle infrastrutture della Regione Lombardia Raffaele Cattaneo, sulla nuova struttura:

“Di fronte a un evento straordinario abbiamo avuto una straordinaria risposta di Anas, insieme a Regione Lombardia, Regione Emilia Romagna ed enti
locali”. Lo ha detto l’ assessore alle Infrastrutture e Mobilita
di Regione Lombardia, Raffaele Cattaneo, che oggi ha partecipato
al varo della prima campata del nuovo ponte sul fiume Po tra San
Rocco al Porto (Lodi) e Piacenza che sostituisce quello crollato
il 30 aprile del 2009. “Grazie a questa proficua collaborazione
– ha detto ancora Cattaneo – con la costruzione, prima del ponte
provvisorio, e poi con l’avvio dei lavori per quello definitivo,
che sono in perfetto orario, abbiamo saputo far fronte, con
prontezza, ai disagi  che l’improvviso crollo aveva creato”. La
conclusione dell’opera, i cui i lavori sono partiti lo scorso 23
novembre, è prevista per il prossimo dicembre. “Siamo
intenzionati a fare un bel regalo di Natale ai cittadini che
vivono sulle due sponde del grande fiume. La giornata di oggi
segna, infatti,  un importante traguardo per il completamento
del ponte definitivo a meno di dieci mesi dal crollo – ha detto
ancora l’assessore. Con il varo della prima campata abbiamo
smentito i profeti di sventura che preventivavano lungaggini
nella ricostruzione. Oggi  dimostriamo con i fatti, e non con le
chiacchiere,  che quelli che un tempo sarebbero stati anni ,
sono ora mesi. Orami nel nostro territorio – ha concluso
Cattaneo –  esiste una capacità di decidere, autorizzare e
realizzare infrastrutture in tempi  che fanno invidia a più
avanzati paesi d’Europa e ciò è un merito di Anas e delle
istituzioni coinvolte”.