«Chi ha raggiunto i 40 anni di anzianità contributiva nella scuola non può essere obbligato ad andare in pensione. Sul tema il Parlamento si è espresso nella seduta del 9 giugno scorso con un ordine del giorno in calce al decreto Brunetta accolto dal Governo, che a riguardo ha preso impegni precisi che il direttore dell’ufficio scolastico regionale Marcello Limina non solo sta disattendendo, ma sta colpevolmente ostacolando, dimostrando sprezzo sia per le decine di persone che rischiano la quiescenza coatta, sia per le istituzioni».
Lo dicono i deputati leghisti Massimo Polledri e Erica Rivolta. Il primo è firmatario di un ordine del giorno per discutere di alcune lacune del legislatore nel regolamento del sistema contributistico dei rapporti di lavoro del personale docente.
«Lo Stato è uno e la volontà popolare è sovrana e rappresentata dal parlamento – dicono i due esponenti del Carroccio –. È grave che Limina non si sia adeguato, nonostante un parere del ministro e varie sollecitazioni formali e informali. Inammissibile che chi dovrebbe servire lo Stato si metta di traverso in scelte che spettano alle istituzioni. Motivo per cui ritengo Limina indegno di ricoprire l’incarico affidatogli. Incominciamo a capire l’onorevole Castagnetti che all’epoca ne chiese la rimozione. La cosa non finisce qui. Da martedì la questione approderà in aula».