Secondo il perito nominato dal giudice le ferite inferte al collo di Zhaira Aitali, per la profondità e per la gravità, sono incompatibili con un’azione accidentale. Secondo i periti la vittima sarebbe stata colpita almeno due volte alla testa e poi colpita a coltellate. Il processo è stato poi rinviato al prossimo 5 ottobre mentre è stato disposto il nullaosta per la salma della vittima che potrà così tornare ai suoi familiari in Marocco.