Il Presidente Trespidi in visita alle strutture sanitarie della provincia

Massimo Trespidi ha voluto concludere la serie di celebrazioni itineranti del 150° anniversario della istituzione dell’Ente che presiede, la Provincia,, visitando oggi le sedi di servizi sociosanitari gestiti in passato dall’Ente di corso Garibaldi. E’ stato il suo quarto giro celebrativo; gli altri tre, nei mesi scorsi, avevano riguardato ponti, scuole, dighe e strade.

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Pur non essendo tra quelle fondamentali svolte storicamente dalla Provincia, la competenza in materia sociosanitaria ha comportato per l’Ente, nel suo secolo e mezzo di storia, un impegno di non scarso rilievo, soprattutto per quel che riguarda la cura degli illegittimi e la gestione dell’ospedale psichiatrico. E quasi tutte le cinque tappe del tour odierno hanno riguardato strutture dedicate a queste particolari categorie di cittadini. In ogni sede visitata, Massimo Trespidi ha lasciato una targa, a ricordo dell’impegno della Provincia alla cura degli istituti e di chi vi era assistito. Il Presidente ha iniziato il suo giro visitando la ex sede dell’ospedale psichiatrico, nelle adiacenze della chiesa di S. Maria di Campagna, a Piacenza. Ad attenderlo c’erano Andrea Bianchi, direttore generale dell’Azienda USL, attuale proprietaria dell’edificio, il sindaco di Piacenza Roberto Reggi, l’assessore ai servizi sociali del Comune di Piacenza, Giovanna Palladini, il dott. Stefano Mistura, direttore sanitario USL, il dott. Luigi Cavanna e Franco Camia, direttore del dipartimento tecnico dell’Azienda sanitaria. L’ospedale psichiatrico ha avuto la sua sede all’indirizzo indicato per tutta la sua storia, ovvero dalla seconda metà dell’800 al 1978. La Provincia aveva in progetto di realizzare una nuova sede ma la legge Basaglia, nel 1978, risolse il problema, decretando la chiusura di questo genere di istituti. Accompagnato da Andrea Bianchi, da Luigi Cavanna, Sergio Mistura e Franco Camia il presidente Trespidi ha poi visitato la ex sede del brefotrofio e del laboratorio di igiene e profilassi, altre due competenze storiche della Provincia. L’edificio, di proprietà dell’azienda USL, si trova al civico 74 di via Campagna ed è attualmente inutilizzato. La Provincia lo costruì tra il 1912 ed il 1919 per ospitarvi gli illegittimi, alla cura dei quali per legge era tenuta. Il brefotrofio restò attivo fino al 1927, anno in cui venne chiuso per la sua incapacità di ospitare una utenza in crescita esponenziale. La Provincia lo diede in gestione all’azienda USL, che vi trasferì il reparto di oculistica. Nel 1937 la struttura tornò all’Amministrazione provinciale, che vi collocò il laboratorio di igiene e profilassi, competenza che le era da poco stata assegnata. Il Laboratorio operò fino alla seconda metà degli anni ’70 del secolo scorso. Nell’edificio, l’azienda USL intende realizzare un day Hospital oncologico. Accompagnato dal dott. Cavanna, da Andrea Bianchi e da Franco Camia il Presidente ha poi visitato il reparto di oncologia dell’ospedale e si è trasferito, successivamente, presso la sede dell’ARPA, sempre in via Campagna, edificio che ospitò, per buona parte del secolo scorso, la “colonia agricola”, struttura che affiancava l’ospedale psichiatrico e che operava per il reinserimento nella vita di comunità di malati psichici. Ad attenderlo qui c’erano Sandro Fabbri, direttore di ARPA, e tecnici suoi collaboratori. Fabbri ha approfittato della visita per mostrare a Massimo Trespidi ed ai giornalisti presenti alcuni affreschi e dipinti realizzati da due tra i più importanti pittori piacentini del secolo scorso, Armodio e Foppiani, sulle pareti del piano terra dell’edificio. ARPA vuole valorizzare queste opere come meritano, ed ha chiesto un aiuto in questo senso a Massimo Trespidi ed alla Provincia. La giornata di Massimo Trespidi è proseguita in provincia, con altre due tappe. La prima, nella tarda mattinata, presso il preventorio infantile fatto costruire dai fraelli Chiapponi a Barmaiano di Bettola ed utilizzato dalla Provincia, per buona parte del secolo scorso, come struttura per prevenire la diffusione della tubercolosi, soprattutto tra i bambini. Ad attendere in loco il presidente c’era il sindaco di Bettola, Simone Mazza. La sruttura, già di proprietà dell’azienda USL, appartiene oggi ad una società edilizia dell’Oltrepò pavese e si trova, al momento, in stato di abbandono. Un peccato, perchè potrebbe svolgere tuttora un ruolo più che significativo, sia come struttura sociosanitaria (per esempio come centro di riabilitazione, o centro per anziani), sia come struttura alberghiera. In questo senso, Massimo Trespidi e Simone Mazza hanno voluto rivolgere un appello a tutti i piacentini potenzialmente interessati: chi vuole portare avanti progetti di questo genere, può contattare la Provincia ed il Comune di Bettola, dai quali potrà avere informazioni su come poter fruire della disponibilità dell’edificio. Quinta ed ultima tappa del tour, Montanaro di S. Giorgio, per una visita al locale “educatorio”, struttura legata al brefotrofio, ospitata nel locale del castello e nella quale, da subito dopo l’ultimo conflitto mondiale agli anni ’60 del secolo scorso, venivano accuditi ed educati gli orfani dai 6 ai 14 anni non adottati da famiglie. Ad accogliere Massimo Trespidi al castello (mirabile struttura edilizia, di epoca medievale, ristrutturata nel ‘700, oggi purtroppo trascurata), c’erano il sindaco di S. Giorgio, Giancarlo Tagliaferri, gli assessori Enzo Varani e Simone Uttini e Franco Spaggiari, che ha vinto di recente l’asta per l’aggiudicazione del castello. Già proprietario della rocca di S. Pietro in Cerro, il sig. Spaggiari ha oggi ribadito la sua volontà di recuperare la struttura per metterla al servizio della comunità piacentina.