Una conferenza stampa “in strada”, proprio di fronte al municipio. Questa la singolare forma di protesta adottata dal sindaco di Fiorenzuola Giovanni Compiani e dagli assessori della giunta (erano presenti Barbieri, Danani, Delbue, Chiocchi, Mussi e il vicesindaco Brusamonti) per esprimere il loro deciso “no” nei confronti della manovra economica in via di approvazione e del patto di stabilità.
In bella mostra una locandina che resterà esposta nel chiostro del Comune, con l’elenco delle opere pubbliche già progettate e finanziate, la cui realizzazione è però bloccata dalla manovra economica e dal patto di stabilità: la riqualificazione del secondo tratto di Corso Garibaldi (spesa prevista 450 mila euro), i due stralci della pista ciclabile per Baselica (970 mila euro), la riqualificazione delle scuole elementari (240 mila), la rotonda di viale Illica (80 mila), lo sportello Fiore per te (40 mila euro), il programma di asfaltatura delle strade (190 mila) e la facciata del Teatro Verdi (80 mila).
“Abbiamo deciso di scendere in strada – ha attaccato il sindaco Giovanni Compiani – per fare capire ai cittadini quello che sta accadendo: e cioè che il nostro Comune, grazie a un’amministrazione virtuosa delle sue entrate, ha nelle sue casse una somma che supera i 7 milioni di euro. Una somma che però non possiamo utilizzare a causa dei vincoli posti dalla manovra economica e dal patto di stabilità. Siamo all’assurdo, come sindaco sono deluso e anche molto arrabbiato. Abbiamo una serie di opere di fondamentale importanza per la nostra città, che rischiano di restare bloccate. Un esempio su tutti: la riqualificazione del secondo tratto di Corso Garibaldi. I lavori sarebbero dovuti partire a luglio e si sarebbero dovuti chiudere nel giro di tre mesi, ma per il momento non se ne farà nulla. Proveremo a intervenire con degli interventi tampone, ma non potremo in nessun modo permetterci gli interventi organici pianificati, progettati e finanziati. In queste condizioni non siamo davvero in grado di amministrare, siamo su una strada”.
Giuseppe Brusamonti, vicesindaco di Fiorenzuola, ha illustrato le possibili sanzioni in cui incorrerebbe il Comune nel caso di inosservanza del patto di stabilità: “Ci verrebbero innanzitutto tolti trasferimenti dallo Stato pari allo sforamento del patto di stabilità, ai quali si aggiungerebbero sanzioni di poco inferiori ai due milioni di euro, oltre alla riduzione degli indennizzi per sindaco e assessori. Troviamo veramente inconcepibile che un Comune virtuoso come il nostro debba essere penalizzato: abbiamo ingenti risorse nelle nostre casse, che non possiamo toccare per migliorare la città, per offrire servizi sempre più efficienti ai cittadini, per aiutare coloro che non riescono ad arrivare alla terza settimana del mese. E’ evidente che chi ha partorito la manovra economica ha ben poche competenze in merito alla gestione di un comune”.