Coldiretti: quote latte, oltre il danno la beffa?

Gli occhi sono puntati sull’emendamento proposto in commissione bilancio al Senato che vorrebbe una proroga al 31 dicembre 2010 del pagamento delle multe a carico di chi ha superato le proprie quote-latte (il termine era scaduto il 30 Giugno). “Mentre non si evidenziano segnali positivi per il settore agricolo e la manovra economica che sta per essere varata è nel segno dell’austerity – rileva Michele Lodigiani Presidente di Confagricoltura Piacenza – il Governo valuta l’ipotesi di dare credito alle istanze illegittime di pochi produttori di latte che, violando la legge, hanno danneggiato l’intero comparto e provocato un danno economico per il paese pari a due miliardi di euro, trattenuto dall’Unione Europea per il mancato rispetto delle quote-latte”. L’emendamento, proposto dal relatore Antonio Azzolini (Pdl), quantifica l’onere finanziario in 5 milioni di euro cui si provvederebbe mediante l’utilizzo del Fondo di riserva per le autorizzazioni di spesa delle leggi permanenti di natura corrente iscritto nello stato di previsione del ministro dell’Economia. “Sosteniamo pienamente la posizione di ferma opposizione che il ministro Galan sta tenendo sulla questione – precisa Lodigiani – le multe vanno pagate perché l’Unione Europea non ammette sospensione delle sanzioni. Permettere la sospensione delle rateizzazioni significa addossare al resto del paese oneri impropri e dirottare risorse indispensabili per lo sviluppo del settore agricolo a vantaggio, ancora una volta, di pochi. Chi insiste nella richiesta di sanatoria – prosegue Lodigiani – omette, volutamente, di valutare i rischi che potrebbero derivare dal mancato rispetto delle regole comunitarie e non tiene conto degli 11.000 produttori che hanno regolarmente onorato gli impegni contratti con la rateizzazione ex. lege 119/03. Un diverso trattamento sarebbe offensivo, oltre che contrario alle regole nazionali e comunitarie.”

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La richiesta di modifica alla manovra andrebbe a vantaggio di circa 2mila allevatori – su un totale di oltre 40mila attivi in Italia – contrari al versamento delle sanzioni: circa 750 milioni, al momento esigibili, che andrebbero ad aggiungersi a una bolletta di quasi 2 miliardi già anticipati dall’erario a Bruxelles. “Auspichiamo che prevalga il rigore del ministro Galan che ha il sostegno di tutti i produttori che Confagricoltura rappresenta. Ribadiamo che la legge deve essere uguale per tutti e non può essere oggetto di trattativa in funzione di appartenenze politiche ed equilibri di governo. Nel marzo 2009 avevamo portato i nostri trattori sino ad Acore, partendo dal presidio alle porte di Piacenza, siamo pronti a richiamare i produttori sulle piazze per sostenere, ancora una volta, le ragioni della legalità e della civiltà”.