Sono sei le persone indagate per il reato di usura nell’ambito dell’operazione condotta dal nucleo di polizia tributaria della guardia di finanza di Piacenza. Tutto è nato dalla denuncia da parte di un amministratore di condominio piacentino che si è rivolto alle fiamme gialle denunciando di di essersi appropriato dei soldi dei condomini, ma anche di essere caduto in mano a un paio di usurai. Uno, un imprenditore di Carpaneto, è già stato arrestato dalla Finanza e si trova in carcere alle Novate da due mesi. Insieme a lui sono finite nei guai altre cinque persone il cui ruolo nel complesso giro piacentino dell’usura è ancora al vaglio. I tassi di interesse che venivano applicati andavano dal 60 per cento fino al 120 per cento all’anno. Il tutto è iniziato – hanno sottolineato le fiamme gialle – a causa dell’elevato tenore di vita che l’amministratore poi estorto manteneva e che non voleva diminuire.