236° anniversario Guardia di Finanza: lotta all\’evasione e tutela legalità

La lotta all’elusione e all’evasione fiscale e la tutela della legalità

Radio Sound

rappresentano le priorità dell’attività operativa svolta dalla Guardia di

Finanza; ciò in quanto trattasi di fenomeni che ledono non solo il bilancio

dello Stato, della Regione e degli Enti Locali, sottraendo risorse da destinare

ai servizi pubblici essenziali a beneficio di tutta la collettività, ma anche quelle

imprese che, rispettando le regole, subiscono la concorrenza sleale di chi

sovverte l’etica del mercato, perché si pone al di fuori della legalità.

La prevenzione e la repressione delle violazioni tributarie, il contrasto degli

illeciti in materia di spesa pubblica, la tutela del mercato dei capitali, di beni e

servizi, nonché il concorso alla sicurezza interna ed esterna costituiscono,

infatti, presupposti indispensabili per lo sviluppo economico e sociale del

Paese.

L’attività di Polizia Economico – Finanziaria, svolta a tutela del bilancio

nazionale e comunitario, rappresenta una funzione di fondamentale

importanza all’interno della missione istituzionale affidata alla Guardia di

Finanza, specialmente nell’attuale periodo di contenimento della spesa

pubblica. Tasse ed imposte pagate dai contribuenti e quote dei finanziamenti

che l’Italia percepisce dall’Unione Europea costituiscono i principali mezzi per

garantire il funzionamento della complessa macchina statale.

In tale contesto, le Fiamme Gialle operanti in Emilia – Romagna, nei primi 5

mesi dell’anno in corso, hanno effettuato 8.730 interventi, verbalizzando

10.570 soggetti e traendo in arresto 168 persone, per varie fattispecie di

reato.

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Hanno eseguito complessivamente 2.935 verifiche e controlli constatando

materia imponibile sottratta all’imposizione diretta per oltre 1,2 miliardi di

euro e violazioni all’I.V.A. per oltre 308 milioni di euro.

Sono stati individuati 280 evasori totali (soggetti totalmente sconosciuti al

fisco) e 38 evasori paratotali (soggetti che hanno occultato integralmente

alcuni cespiti o materie imponibili, ovvero una parte rilevante – più del 50% –

dei medesimi), con un recupero di base imponibile per oltre 690 milioni di

euro e la constatazione di violazioni all’I.V.A. per oltre 178 milioni di euro.

In relazione ai reati fiscali, sono state accertate 419 violazioni che hanno

consentito di denunciare 343 persone.

In materia di obblighi strumentali (scontrini e ricevute fiscali), sono stati

eseguiti 16 mila controlli che hanno permesso di constatare 3.967 mancate

emissioni di documenti fiscali e proporre 53 chiusure di esercizi commerciali

per reiterate violazioni; 18 sono stati i provvedimenti di chiusura emessi dalla

Direzione Regionale dell’Agenzia delle Entrate.

La lotta alle frodi nei finanziamenti per lo sviluppo è materia di grande

interesse operativo per il Corpo.

Nel periodo in esame sono stati effettuati 5 interventi in materia di frodi

comunitarie che hanno consentito di riscontrare 6 violazioni e denunciare 3

persone.

Oltre 9 milioni di euro le indebite percezioni accertate.

Per il contrasto allo sfruttamento dei lavoratori, la Guardia di Finanza è

particolarmente attenta ed attiva contro il lavoro nero, attraverso una

strategia operativa che mira a colpire tutti i diversi profili illeciti connessi

all’impiego di lavoratori non regolari. Il “lavoro nero” è un fenomeno che

genera un duplice effetto negativo: in primo luogo, per i lavoratori, che non

hanno certezze sulla stabilità del rapporto d’impiego, sulla tutela dei propri

diritti alla salute ed alla sicurezza, poi, per il Paese, perché lo sfruttamento

dei lavoratori frena la crescita dell’economia legale e favorisce la

proliferazione di forme criminali pericolose che incidono sul livello generale di

sicurezza dei cittadini.

Sono stati eseguiti 204 interventi che hanno consentito di individuare 1.034

lavoratori irregolari, di cui 596 totalmente in nero.

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La contraffazione, la pirateria intellettuale, le violazioni in materia di “made in

Italy” e sicurezza dei prodotti hanno fatto registrare, negli ultimi anni, una

crescita esponenziale.

Si tratta di fenomeni criminali che determinano gravi conseguenze sul

mercato e sui cittadini consumatori: evasione fiscale e contributiva,

riciclaggio, sfruttamento del lavoro nero, favoreggiamento e utilizzo

dell’immigrazione clandestina, rischi per la salute dei consumatori.

Sono stati eseguiti 134 interventi con la verbalizzazione di 107 soggetti, di cui

1 in arresto e 75 denunciati a piede libero, ed il sequestro di oltre 297 mila

prodotti contraffatti, rinvenuti in depositi, magazzini, negozi e abitazioni.

Il Corpo ha indirizzato, altresì, la propria attività verso la protezione e la difesa

della spesa pubblica, con particolare riferimento al comparto della spesa

sanitaria e alle prestazioni sociali agevolate, settori nei quali è stata avviata

una sistematica azione di controllo volta ad individuare e reprimere illeciti

che, comportando sprechi, cattive gestioni ed indebiti arricchimenti,

contribuiscono in maniera rilevante alla crescita di una delle più significative

voci di spesa del bilancio dello Stato.

Nello specifico sono state vagliate 415 posizioni reddituali che hanno portato

alla denuncia di 39 persone e all’accertamento di oltre 42 mila euro di

indebite percezioni.

Il traffico illegale di sostanze stupefacenti, per sua natura “transnazionale”,

consente la realizzazione di ingenti profitti e di alimentare l'”industria del

crimine”.

Il fattore economico legato al reimpiego dei capitali accumulati ed ai relativi

flussi finanziari assume, pertanto, grande rilevanza attesi i lauti margini di

profitto che conseguono da queste gravi manifestazioni criminali.

Il dispositivo di vigilanza presso gli aeroporti della regione, i controlli delle

pattuglie su strada e le articolate indagini svolte hanno portato al sequestro,

di oltre 700 chilogrammi di sostanze stupefacenti e psicotrope.

Sono stati eseguiti 238 interventi che hanno consentito di verbalizzare 338

soggetti e di denunciare 168 persone – di cui 104 in stato di arresto – e

sequestrare 6 mezzi.

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Fra le tipologie di illecito, rispetto alle quali nel 2010 si è rilevata una certa

recrudescenza, si segnalano il contrabbando e la contraffazione di sigarette.

Nella specifica attività, il Corpo ha effettuato sequestri per oltre 17 tonnellate

di tabacchi lavorati esteri destinati, per la maggior parte, al consumo

nazionale.

Le indagini hanno consentito di accertare tributi evasi per oltre 2 milioni di

euro e denunciare, alla competente A.G., 41 persone di varia nazionalità, per

violazione alla normativa sui tabacchi lavorati esteri e di trarre in arresto 9

soggetti.

I tabacchi, solitamente provenienti dall’Europa Orientale e dal Medio Oriente,

sono stati, per lo più, introdotti nel territorio nazionale con modalità

“intraispettive” – vale a dire attraverso i varchi doganali – scortati da

documentazione materialmente o ideologicamente falsa, da parte di

organizzazioni italiane e dell’est europeo, talvolta in stretta connessione tra

loro.

A rappresentare il significativo trend in aumento del contrabbando dei

tabacchi lavorati esteri è il sequestro del più ingente quantitativo di sigarette,

negli ultimi 20 anni, effettuato nel porto di Ravenna (oltre 15 tonnellate).

La merce, per un valore di oltre 3 milioni di euro, di cui circa 1,9 milioni di

euro relativi a diritti doganali evasi, era stata abilmente occultata come carico

di copertura dietro “canaline di plastica” e in “vasi di plastica”.

La componente aeronavale vigila costantemente lungo la costa e sulle

acque territoriali e internazionali, in particolare per il contrasto dei traffici

illeciti, tra i quali il favoreggiamento della immigrazione clandestina, nonché

per le esigenze del soccorso in mare.

Sono stati eseguiti 27 interventi, concernenti in particolare la disciplina della

pesca e della nautica da diporto, che hanno consentito di denunciare 16

persone

Nel settore della tutela ambientale, anche con il contributo della componente

aeronavale, sono stati eseguiti 13 interventi che hanno consentito di

verbalizzare 13 soggetti, di cui 5 denunciati a piede libero.

Sono stati sottoposti a sequestro oltre 4 mila chilogrammi di rifiuti industriali.