Il Nucleo Investigativo dei Carabinieri di Piacenza infligge un duro colpo al narcotraffico di cocaina nelle provincia di Piacenza, Milano, Parma, Bergamo, Brescia, Lecco, Lodi, Varese e La Spezia. Le indagini hanno consentito sinora di effettuare 33 arresti, denunciare altri 80 indagati, segnalare numerosi assuntori e sequestrare più di 30 kg. di sostanza stupefacente di alto grado di purezza e di sostanza da taglio .Gli inquirenti hanno svelato l’esistenza di un accordo commerciale tra i trafficanti piacentini ed alcuni narcos appartenenti a cartelli colombiani al fine di destinare ingenti investimenti in termini di mezzi e capitali nella costituzione di una base operativa in Ghana, demandata allo stoccaggio di partite di cocaina da introdurre successivamente in Europa dietro il paravento di società import/export operanti nel settore ittico ed artigianale "sovvenzionate" con la richiesta truffaldina di capitali alla FAO, giustificata dal falso intendimento di voler sviluppare il mercato ittico del paese africano. Le indagini sono state coordinate dalla Direzione Distrettuale Antimafia delle Procure della Repubblica di Bologna e Milano, si sono protratte dal giugno 2007 fino alla fine del 2009. In particolare l’attività d’indagine del Nucleo Investigativo di Piacenza ha portato a riscontrare che i trafficanti attraverso la mediazione di esponenti delle cosche PELLE/VOTTARI e COCO/TROVATO, operanti nelle province lombarde, importavano chili di cocaina sfruttavano le collaudate tratte commerciali spagnola, olandese/svizzera, messicana, peruviana/ecuadoregna e dominicana, a fronte dell’incalzante richiesta di stupefacente da parte del mercato emiliano, lombardo e ligure.