Verifiche dell’ispettorato del lavoro concordate a tavolino e pressioni su imprenditori perché pagassero tangenti e denaro con buste tanto gonfie da non chiudersi. E’ questo il quadro della testimonianza fornita dal manager milanese Morgan Fumagalli, ascoltato nell’ambito dell’inchiesta Filosa. Accuse che aggravano la posizione del’ex direttore provinciale dell’ufficio del lavoro, a cui Fumagalli ha dovuto versare una tangente da 30 mila euro nel 2007, dell’ex segretario provinciale della Cisl Gianni Salerno e del sindacalista Cisl Giorgio Cantarelli. Questi ultimi, secondo gli inquirenti si sarebbero attivati in varie occasioni per trovare imprenditori a cui chiedere denaro per conto di Filosa.