"Non solo carcere" . Progetto promosso dall’associazione "Oltre il muro" è uno dei progetti pensati per il carcere attorno cui ha creato una rete che opera anche a livello interprovinciale. Valeria Viganò, presidente dell’associazione, ha spiegato che il progetto è nato perché la detenzione possa trasformarsi in un periodo di crescita e formazione e soprattutto che si torni a riflettere sulle pene alternative. Le pene alternative sono infatti importanti sia perche i carceri sono sovraffollati ma anche per dare dignità alle persone detenute . Il problema è che la legislazione italiana non contempla le pene alternative. Il progetto come ha spiegato pertanto Carla Chiappini di Svep è partito perché il volontariato emiliano romagnolo nelle sue tre associazioni capofila (a piacenza, modena e forlì) ha inteso promuovere una riflessione della cittadinanza, istituzioni e giornalisti sulle misure alternative alla detenzione perchè oggetto di fraintendimenti e sono in italia bloccate da tanti anni.Una situazione che spesso determina problemi sia di natura economica sia sulla personalità dei detenuti.Le pene esterne e che si spera vengano presto importate in italia viaggiano non solo sula possibilità di interagire tra istituzioni,volontariato, mondo lavoro, famiglie. Queste pene hanno bisogno di rete.In una logica intesa a garantire una maggior sicurezza le misure alternative potrebbero contribuire a tutto questo anche se nell’opinione pubblica spesso vengono intese come sconto al danno arrecato, Il progetto si è quindi articolato in 4 direttive fondamentali: 1 incontri informativi con il volontariato di tutte le nove città sedi di carceri cui hanno partecipato una ventina di associazioni di volontariato 2 costruzione di una campagna di promozione delle misure alternative al carcere che è partita sui muri delle stesse nove città il 26 aprile.3 realizzazione di una pubblicazione di progetto che esce in 20mila copie 4 organizzazione di un evento conclusivo di taglio europeo dal titolo "La pena utile" che si terrà a Bologna nella mattina del 6 maggio.Per dare qualche numero del 2009 nella nostra città: 24 sono stati i detenuti affidati in prova al servizio sociale, 7 i tossicodipendenti affidati ai servizi sociali e 27 i detenuti domiciliari.