La Provincia scende incampo per i più deboli

Una rete di soggetti pubblici e privati per l’inclusione socio lavorativa dei soggetti svantaggiati. La compongono Provincia, tre Comuni capidistretto (Castel San Giovanni, Fiorenzuola e Piacenza), Azienda USL Consorzio Unitario SOL.CO e Associazione La Ricerca ed è stata formalizzata oggi da un’intesa, firmata nella sala Consiglio della Provincia dal Presidente della Provincia Massimo Trespidi, dai sindaci di Castel san Giovanni, Carlo Capelli, e Fiorenzuola, Giovanni Compiani, dall’assessore alle politiche sociali del Comune di Piacenza, Giovanna Palladini, da Giovanni Maria Soro, direttore delle attività sociosanitarie dell’Azienda USL, da Marco Tanzi, presidente del Consorzio SOL.CO., e da Daniela Scrollavezza, Presidente dell’Associazione La Ricerca. Era presente all’incontro anche l’Assessore provinciale al Lavoro Andrea Paparo, tra i principali promotori dell’accordo.L’intesa si lega al Progetto comunitario Equal – Fase II SIN.Te.S.I., che ha raggiunto risultati considerevoli (126 Soggetti svantaggiati presi in carico e inseriti nel percorso, 107 aziende visitate ed analizzate, 43 tirocini formativi e di orientamento attivati e realizzati che al termine hanno portato a n. 13 assunzioni) e del progetto costituisce la continuazione. Il suo scopo è dare un supporto concreto all’inserimento socio-lavorativo di soggetti svantaggiati, ossia di soggetti che incontrano maggiori difficoltà di inserimento nel mercato del lavoro e che presentano gravi problemi sociali o sanitari certificati dalle competenti strutture pubbliche.In una prima fase di carattere sperimentale l’Ente locale coinvolto è stato il Comune di Piacenza; la rete si è poi estesa a tutti i Comuni del territorio grazie all’adesione di Castel San Giovanni e di Fiorenzuola d’Arda, in rappresentanza dei Comuni del Distretto di Ponente e di Levante.I firmatari del Protocollo si impegnano a collaborare allo sviluppo della Rete, mettono a disposizione le loro risorse, operano per individuare strategie e percorsi, anche individualizzati, di inserimento socio-lavorativo, in particolare condividendo la realizzazione delle seguenti tipologie di attività:  organizzazione di un servizio strutturato di accoglienza e presa in carico delle persone svantaggiate segnalate dai diversi Servizi, con compilazione di relative schede individuali integrate; organizzazione di un servizio specialistico di orientamento diretto ad analizzare le caratteristiche dell’utente, al fine di redigere un progetto professionale personalizzato di inserimento lavorativo e di integrazione sociale accompagnato, ove necessario, da percorsi formativi anche individuali;  rilevazione e monitoraggio delle disponibilità delle imprese a partecipare ai percorsi di transizione al lavoro, con conseguente analisi delle caratteristiche dei posti di lavoro; organizzazione del servizio di incrocio personalizzato tra le disponibilità delle imprese in termini quali – quantitativi ed i profili professionali delle persone da inserire; organizzazione di un servizio di accompagnamento e supporto nelle fasi di transizione al lavoro delle persone prescelte, attraverso mediatori/tutors che conoscono l’utente e le sue problematiche, facenti parte della rete pubblico – privata.Il protocollo d’intesa ha validità per il biennio 2010/2011; la speranza è di estenderlo ad altri Soggetti interessati a lavorare in rete (Associazioni di Categoria ed Organizzazioni sindacali)."Un esempio concreto di collaborazione tra Enti pubblici, Privato sociale e mondo dell’Impresa a sostegno di persone in difficoltà – ha dichiarato il presidente Trespidi a margine della firma del documento –, tanto più apprezzabile in quanto si colloca in un momento di crisi e di difficoltà economiche per tutti. Un grazie a tutti i soggetti firmatari ed al mondo dell’impresa, per la disponibilità dimostrata, ed un grazie all’Assessore Andrea Paparo, cui va gran parte del merito della stipula dell’intesa. Un esempio concreto di sussidiarietà a livello locale". 

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