Mercato in centro: passa la mozione Mazza, maggioranza spaccata.

E’ una maggioranza spaccata quella che esce dal consiglio comunale che si è tenuto ieri in città. Una mozione di Carlo Mazza, capo gruppo del misto che chiedeva il mantenimento del mercato lungo l’asse storico di Piazza Dumo, Piazza Cavalli e Piazza Sant’Antonio, ha fatto sì che si creasse la frattura nella coalizione del centrosinistra. Favorevole il Popolo della Libertà (che ha successivamente ritirato altre due mozioni simili), l’Udc, Piacenza Libera, Piacenza Comune e i consiglieri di maggioranza della lista Civica Piazza, Rocchi e Colla.Con 19 sì e 16 no, dunque, il consiglio ha indicato la strategia da seguire al primo cittadino. Un chiaro segnale della volontà di mantenere la tradizione storica che da oltre 700 anni continua nella nostra città.Negativo il giudizio della votazione da parte del segretario cittadino del Partito Democratico Christian Fiazza, secondo cui "si è persa un’occasione per lavorare tutti insieme per cercare di trovare una soluzione migliore". Perplessità, ha suscitato invece il voto contrario del sindaco Reggi che nei giorni scorsi aveva con fervore espresso la volontà di mantenere il mercato in centro anche sul suo profilo di Facebook. Reggi si sarebbe giustificato adducendo come motivazione il metodo strumentale e forzato voluto dal centrodestra per arrivare al voto e piazzare un’etichetta politica su di esso, concludendo piccato: "voi fate chiacchiere, noi facciamo azione!" e scatenando le proteste della minoranza.Ma queste non sono state le uniche proteste nei confronti del primo cittadino. Sempre ieri il consiglio è stato chiamato a dichiararsi in merito alla risoluzione presentata dal sindaco sul tema della Tia, la tariffa di igiene ambientale dopo la sentenza della Corte Costituzionale che l’ha equiparata ad una tassa. Anche qui, sì è infatti scatenata la bagarre, con alzate di toni e duri botta e risposta in particolare tra Reggi e l’onorevole leghista Massimo Polledri.Nonostante l’astensione di Udc e Piacenza Comune, il documento è stato convalidato.Di fatto, con l’approvazione, i parlamentari piacentini dovranno impegnarsi a sostenere la proposte dell’Anci Emilia Romagna tesa a mantenere la natura di tariffa della Tia.La risoluzione inoltre chiede al Governo di recepire le proposte di emendamento affinché i Comuni possano evitare un contenzioso con i cittadini e le imprese in materia di Iva. Non solo; sempre al Governo si chiede infatti di prorogare fino al 31 maggio il termine per l’approvazione del bilancio di previsione 2010. Secondo il primo cittadino se questa situazione non verrà regolamentata a breve, si rischierebbe lo sforamento del patto di Stabilità, con conseguenze spiacevoli per le bollette di commercianti e cittadini. L’opposizione su questo tema, parla di "allarmismo esagerato" e attraverso l’onorevole Polledri fa sapere che questa modifica non comporterà costi aggiuntivi per i cittadini. Sempre secondo quanto riportato da Polledri, per il 2012 il Governo ha accantonato 20 milioni di euro per discutere del percorso di restituzione. 

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