In occasione della giornata italiana della Tiroide, promossa da alcune società scientifiche – Associazione Medici Endocrinologi (AME), Società Italiana di Endocrinologia (SIE) e Associazione Italiana della Tiroide (AIT) – il dipartimento di Medicina generale dell’Ausl di Piacenza, diretto da Fabio Fornari e l’unità operativa semplice di Endocrinologia (guidata da Aurelio Castelli) organizzano un’iniziativa di prevenzione e di screening.Sabato 17 aprile, dalle ore 8.30 alle 12.30 e dalle 14.30 alle 17.30 l’ambulatorio di Endocrinologia della Medicina Eri, nel nucleo antico dell’ospedale di Piacenza (chiostro di Santa Vittoria), sarà aperto alla cittadinanza per visite gratuite. Gli specialisti endocrinologi Aurelio Castelli e Daniela Pancotti, coadiuvati dalle infermiere Guglielmina Peracchi e Patrizia Tatilo, effettueranno visite ed ecografie tiroidee. La valutazione dello specialista può essere indicata per i cittadini che non si siano mai sottoposti a un esame della tiroide e che abbiano familiarità di malattie tiroidee, in particolare gozzo nodulare o tumori tiroidei, oppure tiroiditi autoimmuni o che, con questa storia familiare, desiderino una gravidanza. Infatti la corretta funzionalità tiroidea è fondamentale soprattutto durante la gravidanza per garantire al nascituro uno sviluppo regolare e per evitare alla madre rischi di complicanze durante la gravidanza e al parto.Ai partecipanti sarà distribuito un questionario sulle loro abitudini in fatto di integrazione iodica e sulla familiarità per malattie tiroidee, che rimarrà agli atti dell’ambulatorio aziendale a fini epidemiologici. L’eventuale presenza di alterazioni ecografiche tiroidee sarà trasmessa al medico di famiglia, così come sarà comunicata l’opportunità di approfondimenti diagnostici.L’aumento di volume della ghiandola tiroide, a carattere diffuso o nodulare, è patologia particolarmente diffusa nella nostra provincia, come d’altronde nel resto dell’Emilia-Romagna,; colpisce il 15 per cento della popolazione generale, contro una prevalenza del 12 per cento a livello nazionale ed è favorita fondamentalmente dalla carenza iodica. Lo iodio, elemento base per la formazione degli ormoni tiroidei all’interno della tiroide, è presente nel suolo, nelle acque, specie marine, e nei cibi, particolarmente nel latte e derivati, nelle uova, nelle carni e nei pesci di mare. Nelle zone, come la nostra, in cui l’apporto alimentare di iodio è insufficiente, si deve incoraggiare l’impiego regolare di sale iodato, che permette di prevenire la formazione del gozzo, e successivamente dei noduli. In condizioni particolari, come gravidanza e allattamento, il fabbisogno iodico è superiore e può essere utile integrarlo con preparati farmacologici.