"Questa giornata di riflessione vuole essere l’occasione per consolidare un clima di fiducia, ascolto e collaborazione reciproca che contraddistingue le relazioni locali tra istituzioni e privato sociale" Con queste parole l’assessore Pier Paolo Gallini ha aperto il convegno che si è tenuto stamani in Provincia dal titolo "Il valore delle relazioni: gratuità e riconoscimento", che oltre a costituire una giornata di lavoro sul tema del volontariato, ha celebrato il primo anniversario della costituzione del Comitato paritetico, l’organismo misto che rappresenta esponenti del volontariato ed Enti Locali.Cuore della mattinata di lavori è stata la presentazione della proposta di legge che sarà presentata nei prossimi mesi ad integrazione della Legge quadro sul volontariato n. 266 dell’11 agosto 1991 e che ha lo scopo principale il riconoscimento di permessi di servizio anche nel Terzo settore, a favore dei volontari che ricoprono ruoli apicali nelle rispettive associazioni, per consentire loro di partecipare alle riunioni o di prendere parte a congressi organizzati, per la maggior parte dei casi, in orari di lavoro. Tale permesso potrebbe definirsi un "riconoscimento del mondo economico al volontariato per i benefici quotidiani apportati alla società"."Nel nostro territorio – ha detto l’assessore Gallini – il terzo settore è molto radicato e conta circa 500 persone giuridiche tra organizzazioni di volontariato, associazioni di promozione sociale, cooperative sociali che lavorano per il bene della comunità sociale. Di queste oltre 200 sono organizzazioni di volontariato. Il volontariato piacentino – ha aggiunto – è un volontariato maturo, consapevole del proprio ruolo, contraddistinto da notevoli prospettive di autonomia": A proposito della costituzione del Comitato paritetico, l’assessore Gallini ha spiegato come il Comitato sia impegnato in una proposta per i Piani di salute, orientata a valorizzare l’istituto giuridico dell’amministrazione di sostegno e nella pianificazione di iniziative di sensibilizzazione per avvicinare al volontariato, che soffre di un progressivo innalzamento dell’età delle persone impegnate, nuove fasce di cittadini, in particolare i giovani e gli immigrati. "Come riporta l’Enciclica ‘Caritas in Veritate’ – ha inoltre aggiunto Gallini – l’esperienza del dono, oltre ad esprimere ed attuare la costitutiva dimensione di trascendenza dell’uomo, rende possibile lo sviluppo di relazioni capaci di giustizia perchè fondate sulla solidarietà e sulla reciprocità".Particolarmente seguito l’intervento di Luigino Bruni, professore Economia Politica, presso la Facoltà di Economia all’Università di Milano-Bicocca.Il professor Bruni ha spiegato l’importanza della reciprocità del dono e come la felicità dell’uomo abbia sempre un risvolto tragico, determinato dalla intrinseca dipendenza della felicità della relazione con l’altro. "L’altro – ha detto il professor Luigino Bruni – è, ad un tempo, sofferenza e benedizione; ma mentre la sofferenza ha a che vedere con la dimensione dell’avere, la benedizione tocca quella dell’essere. Meglio dunque soffrire che non aver amato. Che la persona sia costituita nella relazione e che ciò implichi il mutuo riconoscimento è un dato di osservazione che di per sé non costituisce problema. I problemi sorgono non appena si consideri che il rapporto tra due (o più) soggetti può essere di reciproca disponibilità, cioè di reciproco riconoscimento della singolarità personale, oppure di reciproca sfida".