Ci si sarà chiesti cosa sia la strumentazione comparsa in questi giorni sulla passerella ciclopedonale sul torrente Arda, laddove si è visto che sta prendendo anche forma un terrapieno lungo il torrente.Si tratta di interventi integrati nell’ambito del progetto di riduzione del rischio idraulico per l’abitato di Fiorenzuola finanziato dalla Regione Emilia-Romagna (Servizio tecnico del ba-cino degli affluenti del Po, Direzione Generale Ambiente e Difesa del Suolo e della Costa della Regione Emilia-Romagna): sono iniziati sia i lavori per la costruzione dell’argine, sia i lavori di posa in opera di uno strumento adatto alla misurazione delle altezze d’acqua del torrente Arda.Per quanto riguarda questo strumento, si tratta di una centralina che ha una funzione pri-maria di riduzione del rischio idraulico per i territori a valle e una secondario per la raccolta di dati per la qualità delle acque (ricordiamo la Direttiva 2000/60 sulla Qualità delle Acque). A monte di Fiorenzuola ci sono già due strumenti analoghi: uno è posizionato a monte della diga, in località Case Bonini, e uno a valle della diga stessa, a Lugagnano. A Fiorenzuola lo strumento è stato collocato sulla passerella ciclopedonale esistente sul torrente Arda per evitarne così il posizionamento sul ponte storico di Maria Luigia.La collocazione dell’idrometro consentirà il monitoraggio in remoto del corso d’acqua e la verifica in tempo reale delle effettive condizioni di rischio cui sarà soggetta non solo Fio-renzuola ma anche i comuni di valle (Cortemaggiore, San Pietro in Cerro, Villanova). I dati inviati dalla stazione idrometrica saranno infatti ricevuti ed elaborati presso le sedi del Ser-vizio, della Protezione Civile, dell’Arpa e di tutti gli Enti che hanno accesso alla rete regio-nale Rirer (Rete Integrata regionale idropluviometrica dell’Emilia-Romagna). In occasione del posizionamento è stato effettuato un sopralluogo congiunto (presenti i tecnici della CAE, ditta installatrice), da parte dell’ing. Cristina Francia del servizio Tecnico di Bacino, del dottor Alessandro Allodi di ARPA S.i.m.c. Area Idrologia Parma e degli assessori del Comune di Fiorenzuola d’Arda Carla Danani (Pianificazione del Territorio) e Tiziano Chiocchi (Protezione Civile). Completata l’installazione, tra pochi giorni la centralina sarà operativa.Come si diceva, il posizionamento della centralina rientra in un progetto ben più ampio, già presentato sia alla cittadinanza in un incontro pubblico, sia in un incontro specifico ai frontisti, che prevede anche la costruzione dell’argine: un terrapieno inerbito sia in sponda sinistra Arda, tra area Solac e ponte sulla via Emilia, sia in sponda destra, tra il ponte stra-dale e il ponte della ferrovia. Non solo: l’intervento renderà possibile recuperare alla fruizione collettiva l’ambito demaniale in sponda sinistra del Torrente Arda, nel tratto interno all’abitato interessato dall’argine. "Il finanziamento di questi lavori da parte della Regione – osserva l’assessore Chiocchi – rappresenta un risultato importante per Fiorenzuola: si tratta di opere complessive per oltre 500.000 euro, che la difenderanno dalle possibili esondazioni dell’Arda con argini di altezza utile a difendere dalla piena duecentennale"."In occasione della stesura del nuovo Piano Strutturale Comunale – fa presente l’assessore Carla Danani – abbiamo svolto uno studio idraulico di dettaglio che ha costituito la premes-sa per intercettare questo importante finanziamento. Voglio ringraziare in particolare il dottor Gianfranco Larini, Responsabile del Servizio Tecnico del Bacino degli Affluenti del Po, e i progettisti dell’intervento – l’ingegner Cristina Francia, il dottor Paolo Tomasi e il geometra Stefano Agosti – perché si deve alla loro lungimiranza se l’intervento non avrà solo la funzione principale di difendere dalle possibili esondazioni dell’Arda ma sarà un intervento completo, attento all’inserimento paesaggistico e ambientale, diventando quindi anche una riqualificazione del torrente per quanto riguarda l’intero ambito fluviale all’interno dell’abitato di Fiorenzuola". I lavori, piantumazione e inerbimenti compresi, si concluderanno nell’autunno di quest’anno.