Retini poveri ieri, domenica 28 marzo, nella prima giornata di apertura della pesca in acque D, la parte collinare dei nostri torrenti, regno incontrastato delle trote. Presenza abbastanza modesta di pescatori e numero limitato di trote pescate. L’acqua particolarmente abbondante, gelida, fredda di neve, e la forte corrente non hanno aiutato i pescatori a soddisfare in pieno le proprie aspettative. Complessivamente sono stati controllati circa 200 pescatori con un pescato complessivo di 75 trote. La "regina", di 42 cm, è stata pescata nella Diga del Molato (Val Tidone). Tra le prede più signifcative tratte a riva: una trota di cm. 40 pescata in Trebbia nel tratto Marsaglia-Ottone e una trota iridea di cm. 38 pescata nello stesso tratto proveniente probabilmente dal genovese, dove questi pesci vengono regolarmente immessi. Altre 2 trote da 40 cm sono state pescate nel pomeriggio in Trebbia, nei pressi di Bobbio.I pescatori si sono concentrati in particolare nei due invasi delle dighe del Molato e di Mignano (Val Arda), dove nei giorni scorsi la Provincia aveva provveduto a immettere complessivamente 10 quintali di trote adulte. Sono stati controllati sulle due dighe 90 pescatori, con un bottino complessivo di 48 trote pescate;Questo il dettaglio del pescato rilevato dalle guardie: Perino-Bobbio = 3 trote, misura max cm. 40; Bobbio-Marsaglia = 2 trote, misura max cm. 33; Marsaglia-Ottone = 5 trote (di cui 1 trota iridea), misura max cm. 40; Val d’Aveto = 8 trote, misura max. cm. 33; Val Tidone (Tidoncello) = 6 trote, misura max cm. 37; Val Nure = 3 trote, misura max cm. 32; Diga Mignano = 10 trote, misura max. cm. 32; Diga Molato = 38 trote, misura max. cm. 42Nella giornata di apertura la vigilanza è stata garantita prevalentemente dalle guardie ittiche volontarie delle associazioni piscatorie (ARCI PESCA – ENAL PESCA – FIPSAS e UNPEM), che hanno "messo in campo" una trentina di operatori, con prevalenza nel turno antimeridiano; L’attività delle guardie volontarie ha supportato in modo significativo l’attività di vigilanza delle forze di polizia istituzionali (Polizia provinciale, Corpo Forestale dello Stato) impegnati prevalentemente nella vigilanza ai seggi elettorali;Da un punto di vista sanzionatorio, i pescatori sono stati trovati tutti in regola e non c’è stato bisogno di elevare sanzioni. L’attività di prevenzione messa in atto nei giorni scorsi dalla Provincia (ricordando le regole) e quella operata dalle guardie all’inizio della giornata di pesca sono state le armi vincenti; Complessivamente sono stati controllati circa 200 pescatori con un pescato complessivo di 75 trote. La chiusura della pesca alla trota e in zona D è prevista per la prima domenica di ottobre. Da rammentare inoltre che il divieto di pesca istituito dalla Provincia di Piacenza nel tratto di FIUME PO compreso tra la foce del Lambro ed i confini provinciali, causa il fenomeno di inquinamento del fiume Lambro, è ATTUALMENTE CONFERMATO sino a diversa decisione che sarà nota mediante i mezzi di stampa e le associazioni piscatorie.