Alta adesione allo sciopero, oltre sessantamila partecipanti alle manifestazioni territoriali: sono gli aspetti salienti che in Emilia Romagna caratterizzano la giornata nazionale di lotta proclamata oggi dalla Cgil sotto le parole d’ordine "lavoro, fisco e cittadinanza", con sciopero generale di 4 ore per tutti i settori pubblici e privati (in qualche caso allargato all’intera giornata con articolazioni territoriali e di categoria).Bloccato il Porto di Ravenna, tante le scuole e gli uffici pubblici chiusi, fermi molti super e ipermercati, cortei, presìdi o grandi assemblee in tutti i territori con questi numeri di partecipazione: 15.000 a Bologna nei sei cortei organizzati nelle varie zone della provincia (alla manifestazione di Bologna città intervento a sorpresa di Moni Ovadia), 10.000 a Reggio Emilia (in testa al corteo le lavoratrici del Gruppo Mariella Burani di Cavriago), 7.000 a Modena (in prima fila i lavoratori di Ferrari, Maserati e Cnh), 10.000 a Parma, 3.500 a Ferrara, 3.000 a Forlì e altrettanti a Cesena come nella manifestazione di Faenza per la provincia di Ravenna, 1.500 a Imola, 400 nell’assemblea nella camera del lavoro di Rimini, un migliaio nel presidio di Piacenza. Insieme agli interventi dei dirigenti della Cgil, nelle iniziative di oggi hanno preso la parola delegati di aziende in crisi, lavoratori precari e immigrati, rappresentanti dei pensionati e degli studenti. "Una bellissima giornata – commenta il segretario generale Cgil Emilia Romagna Danilo Barbi – nella quale i lavoratori e i pensionati hanno ripreso l’iniziativa perché giudicano sempre più inaccettabile che la crisi si scarichi su di loro e sulle fasce più deboli, mentre il governo pensa a tutt’altro. C’è bisogno di un cambiamento e la Cgil continuerà a lottare per rivendicarlo."Alcuni dati dello sciopero in Emilia Romagna:Settore metalmeccanico: in provincia di Reggio Emilia Comer Reggiolo e Tecnogas 90%, RCF 85%, Brevini 80%, Corghi 75%; nell’imolese Site 100%, Berco 80%, Hydrocontrol 80%; nel bolognese 90% Bonfiglioli, 70% GD, 80% Ima, 50% Lamborghini, 60% Magneti Marelli; in provincia di Rimini Antonelli e Verni Fida 50%; a Forlì Bonfiglioli 80%, Officine Maraldi 100%, Marcegaglia 65%; Marini di Ravenna 85%; a Cesena Sacim e Fira 100%; nel ferrarese TRW e Fox 80%; a Modena Wam, Annovi&Riverberi, Caprari 80%; a Parma 90% Sidel, Sma e Crown, 70% Ocme.Settore costruzioni-legno: nel bolognese chiusi i cantieri della Variante di Valico, media di settore 80%; nel reggiano Coopsette, Ccpl, Orion, Unieco, Montanari, Emiliana Imballaggi adesioni prossime al 100%; a Imola Coop 3Elle 80%; in provincia di Rimini Comeca 100%, Morri 90%, CVP 100%, Olivieri 80%, Ferretti Cattolica e San Giovanni 99%, Valentini 70%, Torrianese 90%; Arte Muraria di Forlì 100%; Trevi di Cesena 100%. Settore agroindustria: nel bolognese 60% Granarolo e Segafredo, 80% Salumificio Felsineo, 50% Coop Avola; a Reggio Emilia 100% Grandi Salumifici Italiani, 80-95% alle Cantine Riunite, Grissin Bon, Sirea, 70% Newlat; in provincia di Rimini New Factor 90%, Cevico 80%, Canuti 60%; nel ravennate Fruttagel e Conserve Italia 100%; a Ferrara Mazzoni 92%, Coop Sorgeva 98%; nel modenese Grandi Salumifici Italia, Civ&Civ, Fini 80%; a Parma punte del 90% di adesione negli stabilimenti della food valley, da Nestle’ a Barilla, da Althea a Parmalat alla Felinese salumi.Tessile abbigliamento: a Reggio Emilia Mariella Burani oltre 80%; Baldinini Calzature di Cesena 90%; a Bologna 85% La Perla, 90% Bortoli.Chimica-ceramica-gomma: Petrolchimico Ferrara 100%; a Reggio Emilia Casalgrande Padana, Impronta, Rex Nord e Procter 80%; Coop Ceramica di Imola 60%; nel riminese Verni Plast 85%, Sicer 83%; nel modenese 80% FlorGres e Iris; nel bolognese Sayerlac 50%, Hera Gas Acqua 75%.Trasporti: autoferrotranvieri media regionale 75% nel settore movimento e 60% impianti fissi; FER settore ferro 90% e gomma 80%; gruppo FS impianti fissi 70% (settore ferroviario nel pomeriggio); aeroporto Marconi punte del 90%; trasporto merci 60% media regionale.Settore commercio: a Bologna Leroy Merlin 60%, Coop Adriatica e Ikea 70%; a Reggio Emilia Ipercoop, Franzini e Sabart 70%, CIR e Venturini 80%, Fondazione della Danza 95%; Camst di Imola 100%; Magazzini Conad di Forlì 70%.Settori pubblici: nel reggiano Comune di Reggio Emilia 80%, AUSL di Reggio Emilia e Azienda Ospedaliera Santa Maria Nuova più dell’80%, Provincia 70%; nel riminese Hera Federambiente 70%, Hera Federgasacqua 30%, Inps 30%, Comune di Riccione 70%, Sanità-Riccione reparti ospedalieri 30% e servizi territoriali 80% con punte del 100%, sanità-Rimini 30%; a Ferrara Ospedale S. Anna 60%, Provincia 65%; sanità Modena 50%; nel bolognese Comune Bologna 40%, Comune Casalecchio 50%, Policlinico S. Orsola 50%, Ausl Bologna 40%, Cooperative sociali 80%.