Questa mattina, nel corso di una conferenza stampa che ha visto la partecipazione del Sindaco Rolleri, del vicesindaco Caragnano, del capogruppo di minoranza in consiglio Comunale Argellati e dei rappresentanti di diverse associazioni locali, è stato annunciato il gemellaggio tra il comune di Vigolzone e il comune di Sokoura.La decisione è stata deliberata con voto unanime dal consiglio comunale durante la seduta di martedì 9 marzo.Il gemellaggio è solo il primo importante passo di un progetto lungo e ambizioso che il consiglio comunale di Vigolzone ha deciso di intraprendere per aiutare in modo tangibile le persone che vivono in un’area poverissima del continente africano.L’idea del gemellaggio è nata nel corso di un incontro che si è tenuto il 21 gennaio scorso. In quell’occasione Andrea Poggioli, vicepresidente della Pro Loco di Vigolzone, ha presentato ai cittadini il reportage del viaggio in Mali che ha compiuto a dicembre insieme ad alcuni volontari dell’associazione Alì 2000 per seguire il lavori di costruzione di un pozzo realizzato grazie ai fondi raccolti con la castagnata organizzata dalla Pro Loco nel 2008.Da tempo, infatti, la Pro Loco di Vigolzone sostiene questa associazione, che svolge una preziosa attività nel Mali finanziando la costruzione di pozzi d’acqua e promuovendo altri progetti di sviluppo e aiuto della popolazione.Le fotografie e l’appassionato racconto di Andrea Poggioli hanno suscitato una forte emozione, e quella stessa sera il sindaco di Vigolzone Francesco Rolleri e il consigliere di minoranza Lucia Serena hanno proposto alla folta assemblea di cittadini e associazioni il gemellaggio. L’idea è stata accolta positivamente da tutte le associazioni del territorio, che si sono impegnate a destinare parte dei fondi raccolti durante le loro manifestazioni per aiutare i cittadini di Sokoura."Con questa decisione ci siamo assunti un impegno importante e di lungo periodo – ha commentato il sindaco Rolleri – perché, in pratica, abbiamo "adottato" questa comunità. Faremo del nostro meglio per aiutare i cittadini di Sokoura e sono sicuro che quello che riceveremo in cambio sarà molto più di quello che riusciremo a dare. Sokoura copre un territorio molto ampio e l’obiettivo è quello di scavare almeno 50 pozzi, quindi direi che il lavoro è tanto e ci terrà occupati per gli anni a venire".Ribadendo l’assoluta sintonia di tutto il consiglio comunale, il capogruppo di minoranza Argellati ha aggiunto: "Basta poco per fare del bene. Noi viviamo di tante cose superflue e sarà sufficiente che ciascuno di noi faccia una piccola rinuncia per riuscire a portare l’acqua a queste popolazioni in grave difficoltà"."I Vigolzonesi sono cittadini molto generosi – ha chiosato don Cesare Lugani, parroco del paese. Diverse associazioni collaborano con la Caritas e il Ceis per aiutare chi ci è più prossimo e, attraverso le adozioni a distanza, anche per sostenere popolazioni lontane. Questo è un progetto che fa onore a Vigolzone".Andrea Poggioli ha poi ripercorso, con commozione, parte del suo viaggio: "Quello che ti rimane impresso è il modo che hanno i bambini di avvicinarti, di interagire con te. C’è una grande dignità nella povertà che vivono tutti i giorni. Ho potuto verificare che hanno un grande attaccamento verso la loro terra, una profonda cultura e che chiedono un aiuto per rendere i loro paesi più vivibili, e dare una prospettiva alle generazioni future. I pozzi sono scavati dalle popolazioni locali con gli strumenti resi disponibili grazie alle donazioni. Con circa 16.000 euro si possono scavare due pozzi. Ci sono poi tanti progetti educativi: bastano 500 euro, ad esempio, per sostenere per un anno una scuola di 50 bambini". Tutte le associazioni del comune di Vigolzone hanno accettato di buon grado di organizzare iniziative per la raccolta dei fondi necessari e già la prossima settimana gli amici di Alì 2000 saranno a Sokoura per prendere i primi contatti con gli amministratori locali.