Oggi il Presidente della Provincia Massimo Trespidi ha presentato nella sala Giunta del suo Ente, affiancato da tutti i suoi Assessori, gli eventi che si terranno il 18 ed il 20 marzo prossimi per celebrare il 150° anniversario dell’annessione della Provincia al regno sabaudo, avvenuta il 18 marzo del 1860, all’indomani dei plebisciti che sancirono l’annessione di tutta l’Emilia Romagna allo stato sardo. "La nostra Provincia venne istituita nel novembre del 1859. Il 18 marzo del 1860 venne annessa al regno sardo. Abbiamo deciso di unire i due eventi e di celebrarli insieme, il 18 ed il 20 di questo mese. Quella del 18 marzo sarà una celebrazione itinerante, perché intendo recarmi a far visita alle tre sedi che ospitarono la Provincia nel secolo e mezzo della sua storia. Alle 11 sarò a Palazzo Mandelli, sede della Provincia dal 1860 al 1887, successivamente sarò a Palazzo Scotti da Vigoleno, in via S. Giovanni, attuale sede della Prefettura e dove gli uffici della Provincia furono ospitati dal 1887 al 1921, e concluderò la mia serie di visite alle 12, nell’attuale sede, in corso Garibaldi, che venne costruita, su progetto dell’architetto Manfredo Manfredi, nel secondo decennio del secolo scorso, dal 1912 al 1917, e nella quale la Provincia si trasferì nel 1921. Nelle tre sedi terrò brevi indirizzi di saluto. Alle celebrazioni intendo invitare le massime Autorità cittadine, tutti i Sindaci della provincia, gli Assessori e di Consiglieri provinciali e coloro che mi hanno preceduto nella mia carica di Presidente di quest’Ente. Nella circostanza inaugureremo una piccola mostra, allestita nell’atrio del palazzo di Corso Garibaldi, nella quale esporremo documenti, tratti dal nostro archivio, che testimoniano eventi e momenti importanti dei cento cinquant’anni di storia della nostra storia. In rassegna anche documentazione che vuole rappresentare come è cambiata la Provincia in questi cento cinquant’anni e cosa voglio che diventi nei prossimi anni. Le iniziative per la celebrazione del secolo e mezzo di vita della Provincia non saranno però limitate al 18 marzo: intendo, come è mia abitudine, estendere questa mia iniziativa, come ogni altra da me realizzata, al territorio prevedendo un altro momento celebrativo itinerante, un viaggio per la provincia con tappe presso infrastrutture particolarmente significative per la comunità locale realizzate in questo secolo e mezzo dalla Provincia, in modo autonomo o in collaborazione con altri. Il viaggio è in programma sabato 20 marzo. L’itinerario è da definire nei suoi dettagli ma posso anticipare che sosterò sicuramente presso i due invasi del nostro territorio, quello del Molato e quello di Mignano, sul Ponte sul Trebbia a Tuna, a Bobbio, sulla fondovalle del Nure all’altezza di Biana, presso l’istituto agrario Raineri in strada Agazzana, sul ponte sull’Ongina lungo la strada dei Due Ponti tra Villanova e Busseto, sul ponte sul Po tra Castelvetro e Cremona. Ho deciso queste tappe per i seguenti motivi: i due invasi si realizzarono sotto l’egida e con un significativo contributo del mio Ente; il ponte di Tuna, inaugurato nei primi anni ’80, fu l’ultima grande realizzazione infrastrutturale della Provincia. La tappa a Bobbio era d’obbligo perché la città in riva al Trebbia era il capoluogo del circondario che nel 1923 confluì nella provincia di Piacenza, arricchendone in misura molto significativa le dimensioni territoriali e demografiche. L’Istituto agrario Raineri è un po’ il fiore all’occhiello del patrimonio edilizio scolastico della Provincia, una struttura realizzata tra il 1964 ed il 1968 all’avanguardia, per quei tempi, da punto di vista progettuale. La visita a Biana vuole ricordare due infrastrutture significative realizzate dalla Provincia in val Nure, la fondovalle tra Bettola e Ponte dell’Olio, inaugurata nei primi ani ’70, e la ferrovia Piacenza – Bettola, realizzata a fine ‘800 e attiva fino ai primi anni ’60 del secolo scorso. Il ponte sull’Ongina si lega strettamente ai rapporti tra la Provincia e Giuseppe Verdi: fu soprattutto per venire incontro alle richieste del compositore, infatti, che la Provincia decise di assumere a suo carico la strada dei Due Ponti, su cui il ponte si trova, e proprio il ponte fu oggetto di discussione nella corrispondenza intercorsa tra il grande Maestro ed il presidente della Deputazione provinciale Carolippo Guerra, a fine ‘800. Il ponte di Castelvetro, infine, fu la prima grande infrastruttura stradale alla cui realizzazione la Provincia collaborò. Venne inaugurato il 21 settembre 1892, novant’anni prima dell’inaugurazione dell’ultima grande infrastruttura realizzata dalla Provincia, il ponte di Tuna. Novant’anni che racchiudono un percorso di impegno e di lavoro, la cui portata è messa in evidenza dalle dimensioni e dalla qualità del patrimonio stradale di competenza del mio ente. Nelle varie tappe del viaggio del 20 marzo consegnerò ai sindaci di volta in volta interessati delle targhe ricordo. Intendo coinvolgere anche gli amministratori delle province limitrofe, se necessario. Alla tappa sul ponte sull’Ongina voglio invitare, ad esempio, anche il sindaco di Busseto, a quella sul ponte di Cremona il sindaco e il Presidente della Provincia di Cremona. Per ricordare la celebrazioni verranno affissi grandi striscioni sulla facciata della sede di corso Garibaldi e sul Corso Vittorio Emanuele. Sempre sulla facciata della sede proietteremo, con un faro installato sul palazzo di fronte alla Provincia (è d’obbligo un ringraziamento ai proprietari dell’edificio, per la disponibilità dimostrata), una grande scritta celebrativa, in ore notturne. Per l’evento ci è stato concesso l’annullo postale. Sono queste le prime celebrazioni del 150° compleanno della Provicnia. Ne abbiamo in programa altre, nel corso dell’anno. Tra queste, un comvegno di studi, per approfondire la storia dell’Ente dalla sua istituzione ai giorni nostri".