La violoncellista Natalia Gutman al Municipale

Dopo Shlomo Mintz, un’ altra grande solista salirà sul palcoscenico del Municipale di Piacenza sabato 13 marzo alle ore 20.30, in un concerto a ricordo di Mstislav Rostropovich. E’ Natalia Gutman la più celebre violoncellista di oggi, e sua allieva, che eseguirà il Concerto n.1 op.107 di Shostakovich. Con lei la Filarmonica Arturo Toscanini guidata da Christopher Franklin, bacchetta già conosciuta a Piacenza in quanto ha diretto l’opera Sweeney Todd. Nata a Kazan in Russia, Natalia Gutman ha iniziato lo studio del violoncello all’età di cinque anni e a 9 anni eseguiva il suo primo concerto. Allieva prediletta di Mstislav Rostropovich al Conservatorio di Mosca dal 1964, nel 1967 ha vinto il Concorso della ARD di Monaco di Baviera. Da allora ha avuto inizio la sua brillante carriera internazionale che l’ha vista ospite delle più famose sale europee e delle più prestigiose orchestre.La crescita artistica di Natalia Gutman è stata determinata soprattutto da due personalità musicali in Russia: suo nonno Anisim Berlin, violinista e allievo del leggendario Leopold Auer e Galina Kozolupova sua insegnante per ben quindici anni. Altri tre grandi musicisti hanno avuto un ruolo essenziale nella vita privata e musicale di Natalia Gutman: Sviatoslav Richter, suo marito Oleg Kagan scomparso nel 1990 e Mstilav Rostropovich. Richter disse di lei "….Natalia Gutman è l’incarnazione dell’onestà nell’arte".Di grande complessità il Concerto n.1 op.107 scritto da Shostakovich nel 1959 per la trama fitta che caratterizza il dialogo tra il violoncello e l’ orchestra. Da sottolineare la lunghissima cadenza di 148 battute del solista densa di virtuosismi ed il finale ottimistico. Il Concerto sarà preceduto dall’Ouverture del Franco Cacciatore di Carl Maria von Weber  mentre la seconda parte della serata  prevede l’esecuzione della Sinfonia n.4 in re minore op.120 di Schumann, capolavoro assoluto del musicista tedesco del quale quest’anno ricorrono i duecento anni della nascita. Particolarmente complessa e di lunga durata fu la sua composizione dato che  ci sono due versioni: la prima iniziata il 30 maggio del 1841 e completata in tempi piuttosto rapidi il 9 ottobre dello stesso anno, la seconda che è di 10 anni più tardi. L’accoglienza piuttosto fredda riservata dal pubblico alla Sinfonia, alla prima esecuzione avvenuta al Gewandhaus di Lipsia il 6 dicembre del 1841 sotto la direzione di Mendelssohn, aveva indotto Schumann a ritirarla in attesa di approntarne una seconda versione più vicina ai gusti del pubblico e più adatta ad esprimere il suo pensiero musicale. Ciò accadde nel 1851, anno in cui il compositore sottopose la sinfonia ad una totale revisione che, in questa versione, fu eseguita per la prima volta a Düsseldorf il 3 marzo 1853, sotto la direzione dello stesso autore. L’opera si svolge secondo le linee di una fantasia di ampie proporzioni, seguendo un criterio formale che anticipa le forme cicliche usate dai compositori tardo-romantici

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