Uno "Svasso maggiore", uccello che frequenta gli specchi d’acqua estesi e calmi, come laghi e fiumi e si ciba di pesci, insetti acquatici e relative larve, rane, girini è stato recuperato ieri mattina nell’Oasi De Pinedo dall’ ispettore Angelo Battaglia della Polizia Provinciale e dal volontario FIPSAS Aldino Valli.Lo Svasso era stato notato ieri durante un sopralluogo effettuato con il motoscafo, alla presenza della stampa, e ne erano state constatate le difficoltà di movimento causate dagli idrocarburi depositati sul piumaggio.L’opera di recupero è stata effettuata con barca a fondo piatto per il ridotto "pescaggio" (ciò che aveva impedito di procedere al recupero il giorno precedente). L’animale è stato immediatamente portato al centro di recupero di San Nicomede, presso il Parco dello Stirone, dove sarà pulito e curato prima di venire reintrodotto nel suo habitat naturale." Lo Svasso maggiore – ci ricorda l’ispettore Battaglia – viene da noi a svernare sul Po e in alcune cave della pianura con poche decine di individui. Nidifica, da noi, con poche coppie sul Po e in alcuni laghi. Sul Po, tre/quattro coppie nidificano da monte della diga di Isola Serafini fino all’Oasi De Pinedo. Si tratta, quindi, di un esemplare non comune"."Lo Svasso maggiore è il primo esemplare di animale che abbiamo trovato in difficoltà, nel tratto di Po della nostra provincia, a seguito dell’inquinamento del Lambro. L’auspicio è naturalmente che sia anche l’ultimo, ma sono già state date disposizioni affinchè il personale del Corpo di Polizia Provinciale, coadiuvato dai volontari delle associazioni ambientaliste, ittiche e venatorie, continui a monitorare la situazione faunistica e vegetazionale del tratto di Fiume Po interessato"."In merito alla fauna ittica non ci sono al momento segnalazioni particolari – conclude l’ispettore Battaglia – anche se l’eventuale danno sarà prevalentemente legato all’ammaloramento delle uova depositate presso le rive, laddove il manto oleoso è oggi depositato".