"Si sarà anche fatto tutto il possibile per ottenere il massimo, ma l’industria vede gli agricoltori come un costo di produzione che come tale ha deciso di ridimensionare – spiega Fabrizio Portapuglia durante la riunione di sezione di prodotto dell’Unione Agricoltori di Piacenza da lui presieduta – E’ vero che il mercato è pesante, ma un prezzo a 70 euro la tonnellata è molto al di sotto dei costi di produzione". "Gli agricoltori hanno i nervi scoperti perché ancora una volta sono loro a pagare il prezzo di una filiera che non funziona" commenta il Presidente dell’Unione Agricoltori Michele Lodigiani. E Portapuglia rincara "il prezzo è deludente perché a fronte di un aumento dei costi cala del 12% rispetto l’anno precedente. Del resto ci chiediamo se la prospettiva del settore giustifica questi livelli di prezzo. Rileviamo che a ben poco sono servite tutte le iniziative di valorizzazione messe in campo in questi ultimi anni". All’interno della sezione di prodotto ci si interroga anche se la chiusura della trattativa non sia stata troppo precipitosa. "Oltre al prezzo deludente abbiamo visto la conferma dei parametri qualitativi che troppo spesso si prestano a sostanziali riduzioni di prezzo in corso di campagna; ciò si aggiunge al timore della probabile assenza, in alcuni casi, di adeguate garanzie per il pagamento delle consegne. "Non si vorrebbe vivere l’incubo di non veder pagato nemmeno il prezzo pattuito. Bisognerebbe, piuttosto, ridurre le superfici, in modo drastico" – commenta Lodigiani – ma occorre una forte azione coordinata da parte di tutte le OP che devono far prevalere l’interesse degli associati sui propri. Se vogliamo che la filiera funzioni può servire anche una riforma delle OP e un loro accorpamento." Più in generale non è più procastinabile una revisione delle politiche economiche nel senso della competitività delle imprese. "Se – conclude Portapuglia- in un momento nero per l’agricoltura italiana, il pomodoro da industria poteva sino a ieri rappresentare una coltura su cui investire perché copriva, a differenza di altre, almeno i costi di produzione, il prezzo pattuito abbatte anche quest’ultima speranza".