Da alcuni anni all’interno dei lavori dei Piani di zona per il benessere e la salute (documento di analisi dei bisogni e di programmazione degli interventi socio-sanitari del territorio) del Distretto Città di Piacenza ed in particolare nel Tavolo tematico "Esclusione sociale" veniva segnalata la necessità sempre più emergente di rafforzare la rete delle accoglienze femminili e di fornire servizi di supporto alle forme di esclusione al femminile. Quella delle donne è una povertà che pur quantitativamente maggiore, spesso drammaticamente legata a fatti di violenza e alla negazione di diritti umani e a fattori di natura socio-economici difficili da superare, rimane "più invisibile di quella maschile ai Servizi Sociali, soprattutto quelli pubblici: vergogna di rendere manifesta la propria condizione di indigenza, timore di ulteriori forme di esclusione, ignoranza o non conoscenza delle possibilità offerte dai Servizi, ma anche maggiore capacità di far fronte autonomamente alle situazioni di bisogno tengono le donne lontane dalle strutture di assistenza". (Zajczyk-Cavalca) Prima dell’apertura di "S.anna" a Piacenza l’accoglienza alle donne era svolta esclusivamente dalla Casa di accoglienza comunale "Cà Torricelle" che svolgeva tutte le funzioni, dalle emergenze alla seconda accoglienza (pre-autonomia) con notevoli problemi di gestione dei progetti delle ospiti che presentavano notevoli differenze rispetto alle esigenze socio-educative presentate. L’apertura della nuova struttura permetterà, quindi, un utilizzo più adeguato di "Cà Torricelle" che funzionerà come Casa di seconda accoglienza per persone che hanno già raggiungo un buon grado di autonomia.Dopo l’apertura del "Centro diurno Il Quadrifoglio" che ha permesso la sperimentazione positiva di una forma integrata di gestione (Comune, Caritas, A.usl e Associazione LILA) si è deciso di perseguire con lo stesso modello anche per il potenziamento della rete di accoglienze femminili in modo che ogni nuovo servizio diventi anche un’occasione di rafforzamento della rete di solidarietà pubblico/privata territoriale.E’ infatti dalla sinergia di intenti, risorse che nasce a Piacenza la Struttura a bassa soglia e Casa di prima accoglienza "S.Anna" che vede impegnati Comune di Piacenza, Associazione Arcobaleno, Caritas diocesana e Istituto Figlie di S.Anna.La gestione è stata affidata dal Comune di Piacenza, in regime di convenzione, all’Associazione Arcobaleno (Presidente: Fausta Fagnoni) che si avvarrà della collaborazione attiva di Caritas.La struttura, avvierà ufficialmente le sue attività lunedì 1 marzo 2010 presso i locali messi a disposizione dell’Associazione Arcobaleno dalle suore dell’Istituto S.Anna in Stradone Farnese al nr. 51/A.I finanziamenti utilizzati dal Comune di Piacenza per aprire questo importante servizio derivano dall’Ordinanza sindacale n.565 del 16 ottobre 2008 "Tutela della sicurezza urbana anche attraverso il contrasto della prostituzione su strada" che prevede che i proventi ricavati dalle sanzioni a clienti e a persone che esercitano la prostituzione siano destinati a progetti dei Servizi sociali comunali a favore di donne in difficoltà.MODALITA’ DI FUNZIONAMENTOLa struttura garantirà due posti per le esigenze di bassa soglia (dormitorio) e due per il percorso di prima accoglienza. Negli orari di apertura sarà sempre presente personale dell’Associazione Arcobaleno. BASSA SOGLIA L’accesso avviene previo colloquio con l’assistente sociale del Centro ascolto della Caritas presso la sede dello stesso in orari di apertura al pubblico (tutti i giorni dalle 9.30 alle 12.30). Esiste una procedura per le emergenze che sarà comunicata a Servizi e Forze dell’ordine La struttura sarà aperta tutti i giorni dalle 19.30 alle 8,00 e l’ingresso è consentito a donne maggiorenni in possesso di un documento di identità (carta d’identità, patente di guida o passaporto) o denuncia di smarrimento dello stesso. Per le extracomunitarie è necessario il permesso di soggiorno valido o richiesta di rinnovo alla Questura o ricevuta postale. Di norma è consentita una permanenza di 6 giorni eventualmente rinnovabili (in caso non ci siano richieste di altre persone). PRIMA ACCOGLIENZA L’accesso al percorso di prima accoglienza, della durata massima di tre mesi rinnovabili, è consentito a persone residenti a Piacenza ed avviene su richiesta di un servizio sociale del territorio che invia l’apposita scheda "Proposta inserimento" al referente comunale che la sottoporrà all’equipe delle strutture femminili che si svolge mensilmente presso la "Direzione operativa servizi alla persona e al cittadino".