Anche il 2010 si apre con una serie di avvenimenti sul Pubblico Passeggio dal dubbio interesse e gusto; ma non solo, nonostante le nostre precedenti segnalazioni ampiamente documentate con foto, anche questa volta camioncini e auto di grossa cilindrata hanno tranquillamente percorso il viale e parcheggiato nelle aiuole senza alcun problema e nessun controllo (vedi foto allegate), apostrofando in "malo modo" chi gliene chiedeva ragione.Si fa molta fatica a comprendere l’accanimento nel voler vivacizzare l’unico viale pedonale riservato ai piacentini con camion, furgoni e bancarelle gastronomiche che nulla hanno a che vedere con la funzione specifica di un’area verde. Sabato pomeriggio, complice la prima bella giornata di sole dopo tanto tempo, il viale era frequentatissimo da mamme con bimbi quando verso le 16.00 si sono dovuti allontanare per lasciare il posto ai primi camioncini. Sono mesi che dibattiti televisivi e articoli giornalistici denunciano la sempre più preoccupante desertificazione del Centro Storico e sono anni che, invece, inesorabilmente vengono organizzate manifestazioni sul Pubblico Passeggio che non risolvono (come si è visto) minimamente il problema (fra l’altro abbiamo letto che l’Unione Commercianti propone, come soluzione ponte per la chiusura temporanea di Via Scalabrini, lo spostamento di parte delle bancarelle della Fiera del 4 luglio, invece che nelle altre vie del centro, in via IV Novembre – è incredibile!). E’ questo l’aiuto ai commercianti piacentini che le varie Associazioni di categoria hanno, dopo lunghi ragionamenti, pensato di dare? Ci vuole un genio per capire che bisogna incentivare le persone ad andare in Piazza, non su un viale, semi periferico, già frequentatissimo sì, ma di mamme, bambini, anziani e sportivi cui interessa solo passeggiare distanti dai gas dei tubi di scarico dei camion e l’odore di fritto dei cibi? Gli ambulanti svolgono un lavoro duro, ingrato, spesso devono fare i conti con le condizioni atmosferiche avverse ed ora anche con la crisi economica che ha investito tutti i settori. Hanno tutto il nostro rispetto e vogliamo sia chiaro che le nostre denunce tendono soltanto a salvaguardare l’unico viale dei piacentini portando di volta in volta le prove che sia il luogo, inadatto alle manifestazioni commerciali, non le rassegne stesse.Sarebbe bene che per il Centro si facesse una politica tendente a far riaprire le gastronomie, i piccoli esercizi a conduzione familiare, quelli per intenderci che vendono prodotti tipici piacentini e che danno lavoro a intere famiglie. Chi non ricorda le salumerie di Savazzi, Benito, Milani ? Ultimamente hanno chiuso le mercerie, i negozi di piccoli elettrodomestici: acquistare un rocchetto di filo, una cerniera, una lampadina, è problematico. Il centro morirà sempre di più se non si ritorna al passato, alle botteghe storiche che lo arricchiscono e lo rendono gradevole ed attrattivo contro il predominio e lo strapotere degli ipermercati, dei centri commerciali; è la battaglia contro l’impoverimento delle nostre tradizioni, dei nostri negozi, DELLA NOSTRA ECONOMIA! Meno esercizi commerciali ci sono, più le casse comunali rimangono vuote. Ci si lamenta dei tagli ai Comuni, e intanto il Bar di Piazza Cavalli, dopo un calvario di due anni, rimane sfitto in attesa che qualcuno partecipi alla gara; ed è questa oggi l’immagine del nostro centro: una zona "sfitta" e degradata. Ma a chi interessa veramente? Alle Istituzioni? Alle associazioni dei commercianti? NON CI SEMBRA!Ma ai cittadini, ai consumatori, agli abitanti di Piacenza SI. Allora non perdiamo tempo e battiamoci con tutte le forze per sostenere la ragione ed il futuro della nostra città quale bene di tutti, contro gli interessi (fra l’altro incomprensibili), di pochi.Per il momento continuiamo a chiedere il rispetto delle regole, che ci sono, contro l’indifferenza, l’arroganza e la prepotenza di quegli ambulanti che usano il viale a loro piacimento, durante le manifestazioni, non rispettando il verde, le aiuole ed i passanti e senza che, ancora una volta, i vigili siano lì a compiere il proprio dovere. Oggi pomeriggio, su segnalazione di un nostro associato, abbiamo dovuto fare intervenire una pattuglia della polizia municipale per rilevare che un ambulante ha versato e sparso del liquido in un’aiuola (vedi foto).