“Giorni felici” di Samuel Beckett/ Robert Wilson il 16 e il 17 al Municipal

Per la prima volta a Piacenza uno spettacolo di Robert Wilson, eclettico e raffinato artista statunitense, pietra miliare del teatro sperimentale mondiale che riesce a fare di ogni sua creazione una partitura polifonica e multidisciplinare. E’ sicuramente il "grande evento" della Stagione di Prosa 2009/2010 del Teatro Municipale di Piacenza "TRE PER TE", direzione artistica di Diego Maj, organizzata da Teatro Gioco Vita – Teatro Stabile di Innovazione: si tratta di "Giorni Felici" di Samuel Beckett, interpretato da Adriana Asti, spettacolo clou dell’ultimo Festival di Spoleto e grande successo internazionale di critica e pubblico. Appuntamento da non perdere martedì 16 e mercoledì 17 febbraio 2010 alle ore 21 al Municipale per il cartellone proposto da Teatro Gioco Vita con il Comune di Piacenza, il sostegno di Cariparma, Fondazione di Piacenza e Vigevano, Enìa e il contributo di Ministero per i Beni e le Attività Culturali – Dipartimento dello Spettacolo e Regione Emilia Romagna.Il lavoro di Wilson si serve di diverse tecniche artistiche integrando magistralmente movimento, danza, pittura, luce, design, scultura, musica e drammaturgia. I suoi spettacoli sono di un’altissima intensità estetica e di grande potenza emotiva e gli hanno procurato il consenso generale del pubblico e della critica in tutto il mondo.In "Giorni Felici" è la prima volta che Robert Wilson dirige Adriana Asti. «La comicità – dice il regista a tale proposito – è tutta questione di ritmo e Adriana ha uno straordinario senso del ritmo, il che significa che è anche una grandissima attrice comica. Adoro i suoi enormi occhi, che sono sempre in ascolto». Con la Asti nel ruolo di Winnie, in scena Yann de Graval nel ruolo di Willie. La traduzione del testo di Beckett è di Carlo Fruttero, regia, scene e ideazione luci di Robert Wilson, costumi e trucco Jacques Reynaud, drammaturgia Ellen Hammer, disegno luci A.J. Weissbard, suono Peter Cerone, Emre Sevindik. E’ un progetto di Change Performing Arts commissionato da Spoleto52 Festival dei 2 Mondi e Grand Théâtre de Luxembourg, produzione CRT Artificio.  «Ho avuto l’onore – scrive Bob Wilson nelle note di regia – di ricevere una visita di Samuel Beckett in camerino in occasione di uno dei miei primi spettacoli, "A letter for Queen Victoria". Si complimentò con me per il testo frammentato e non sequenziale. Quando Eugene Ionesco recensì il mio primo spettacolo, Deafman Glance, scrisse: "Wilson è andato più lontano di Beckett", quindi quando finalmente lo incontrai ne fui molto intimidito. Ho sempre sentito una certa affinità con il mondo di Beckett. Per alcuni versi l’ho sempre sentito vicino al mio lavoro, ma solo adesso, dopo trentacinque anni, ho deciso di accettare la sfida e confrontarmi con lui. Mi piace "Giorni Felici" perché è allo stesso tempo molto semplice ed estremamente complesso. Si comprende immediatamente la situazione. Se compri il biglietto di uno spettacolo intitolato "Giorni Felici", entri in teatro e vedi una donna sepolta fino al collo, puoi dimenticare la situazione e sentirti liberamente coinvolto. Nella mia messinscena vedo lo spazio come una giungla di asfalto e Winnie vi è intrappolata. Le linee sono molto severe, nette. Blu e nere. Ma c’è anche un paesaggio magico… una sorpresa».

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