Auto modificate, due arresti anche a Piacenza

Si è conclusa nella notte l’operazione denominata “Fast and Furious” condotta dai Carabinieri e dalla Polizia Municipale di Piacenza e iniziata nel 2007. Il Giudice per le indagini preliminari di Napoli Luigi Giordano, su richiesta dei pubblici ministeri Henry John Woodcock e Francesco Curcio, ha emesso diciotto di ordinanze di custodia cautelare in carcere che sono state eseguite a Piacenza e a Napoli.Nel complesso sono oltre cento persone indagate. L’attività investigativa ha preso le mosse da alcune verifiche e informazioni raccolte dai carabinieri al “Fast and Tuning club” di Rottofreno di Piacenza e ha consentito di accertare l’esistenza di una struttura organizzata che faceva capo all’Agenzia di consulenza automobilistica “Fratelli Cunto”, con sede a San Giuseppe Vesuviano (Napoli).Si trattava di un vasto giro di libretti di circolazione falsificati dei quali beneficiavano gli appassionati di elaborazioni di automobili, il cosiddetto tuning. Chi voleva apportare una modifica alla propria auto – come gomme, assetti, spolier, etc – si rivolgeva a un’associazione piacentina di appassionati. Tramite un’agenzia di pratiche auto compiacente e grazie agli appoggi presso la motorizzazione di Napoli era possibile ottenere, dietro pagamento, qualunque modifica, ovviamente senza la revisione del veicolo. Delle 18 oridinanze di custodia cautelare quindici riguardano funzionari e personale della motorizzazione partenopea. A Piacenza sono invece finiti nei guai due piacentini, entrambi finiti agli arresti domiciliari.

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