«INVECE DI PENSARE ALLE SUE BATTAGLIE PERSONALI, IL SINDACO SI OCCUPI DEI PROBLEMI DEI QUARTIERI»Le ultime affermazioni del sindaco Roberto Reggi, che nel corso del consiglio comunale di lunedì si è scagliato ancora una volta contro il deputato Massimo Polledri e la Lega Nord, scatenano le indignate reazioni dei consiglieri di circoscrizione del Carroccio piacentino. «Invece di pensare – tuona GianMarco Maffini, consigliere della circoscrizione 4 – solamente alle sue questioni personali e a dare sfogo a un rancore misto a invidia che nutre nei confronti dell’onorevole Polledri, Reggi si preoccupi dei problemi del Capitolo, accerchiato da inquinamento, mancante anche dei più elementari servizi. Siamo in una situazione da terzo mondo, e qui ogni nostra richiesta, anche la più semplice e scontata, rimane lettera morta». «Nella zona di via Marinai d’Italia e dintorni – aggiunge la collega Danila Pedretti – ci sono stabili abbandonati e lasciati al degrado. Il Peep deve fare i conti con la presenza di tossicodipendenti, ubriachi che si aggirano nelle ore serali, lotte tra bande di giovani». «E il sistema dei trasporti non va meglio: la recente ristrutturazione degli orari e dei tragitti dei bus a detta di molti non ha fatto che complicare le cose e creare disagi». «Nell’area dello stadio e dintorni – aggiunge Emanuele Tagliaferri del quartiere 3 – i problemi non mancano, a partire dalla scarsa manutenzione delle strade. Tra dossi e ciotolato più di un anziano è caduto e si è fatto male. A questo si aggiunge l’incuria in cui vengono lasciate le aree gioco e il verde di via Arata e via Grandi».«Ci dicono che vogliono chiudere la piscina Raffalda – sbotta Tiziano Marchettini, consigliere circoscrizionale della "2" – ma un impianto sportivo che serve i cittadini non si può chiudere. E’ giusto che si garantiscano adeguati spazi acqua, tanto agli agonisti quanto al pubblico. Non lo sostengo solo io, ma un intero comitato di cittadini che ha recentemente presentato una corposa raccolta di firme per salvare la vasca, un impianto decentrato rispetto agli altri e in grado di servire la nostra porzione di territorio. Di queste cose gli assessori sono ben informati, ma le risposte tardano a venire». «Inutile anche fare proposte – interviene il vicepresidente della circoscrizione 1, Carlo Segalini – se queste rimangono regolarmente inascoltate dall’amministrazione, tanto da indurci, recentemente, a una decisione drastica: non prendere in considerazione i pareri obbligatori che, come circoscrizione, dobbiamo esprimere».