Sono circa 145mila gli italiani che hanno trascorso la notte piu’ lunga dell’anno in agriturismo, con un aumento del 20 per cento rispetto allo scorso anno. Così il presidente di Terranostra Piacenza Carlo Pontini ha sottolineato la crescita soprattutto dei giovani che hanno scelto la tranquillita’ delle campagne.In Italia, su un totale di 18480 aziende agrituristiche, 13854 offrono alloggio, 7.898 ristorazione, 2664 degustazioni e 9643 altre attivita’ tra le quali prevalgono quelle escursionistiche (986), e quelle sportive (831). A differenza delle altre destinazioni, l’alloggio in agriturismo viene solo raramente scelto ricorrendo alle agenzie di viaggio, mentre prevalgono la ricerca internet, guide o pubblicazioni specializzate, il ‘passaparola informatico e le precedenti esperienze personali. E per gli agriturismi piacentini, continua Pontini, ha svolto un ruolo fondamentale di promozione la guida, (già ristampata due volte), pubblicata da Terranostra insieme a Coldiretti Piacenza e che è stata diffusa nelle principali fiere specializzate come Agri&Tour di Arezzo e negli Iat delle città limitrofe. Nella nostra regione il 70% delle aziende è dislocata nei pressi delle undici strade dei vini e dei sapori, che offrono ai turisti un itinerario di mille chilometri sul territorio regionale e la possibilità di conoscere in diretta i 25 prodotti Dop e Igp che vedono l’Emilia Romagna al primo posto per i marchi di qualità nell’Unione europea. Le enormi potenzialità dell’agriturismo per la valorizzazione del territorio e delle tipicità è emersa anche in occasione delle recenti feste natalizie: almeno 350 mila ospiti alloggeranno in agriturismo entro l’Epifania grazie anche ai prezzi che sono rimasti sostanzialmente stabili rispetto allo scorso anno; e per il cenone di San Silvestro in tanti hanno scelto gli agriturismi piacentini, dove la parola d’ordine è stata tipicità e chilometro zero, con i nostri salumi e formaggi dop e i vini doc, compresi gli ottimi spumanti piacentini; ingredienti utilizzati per proporre le ricette tipiche della tradizione; quindi non solo gusto, ma anche un viaggio nella cultura enogastronomica del nostro territorio. E siamo certi, conclude Pontini, che la valorizzazione delle nostre produzioni sarà sempre alla base della professionalità dei nostri operatori agrituristici, proprio perchè, agricoltura significa esprimere un territorio con le sue peculiarità eno-gastronomiche, storiche, sociali, paesistiche e turistiche; ma agricoltura significa anche rintracciabilità sicurezza alimentare, tutela ambientale e rigenerazione del modo di fare impresa, in un quadro di piena integrazione con gli interessi economici e sociali del Paese. Il turismo eno-gastronomico, sottolinea Luigi Bisi, presidente di Coldiretti Piacenza, vale infatti oggi nel nostro paese cinque miliardi di euro e, pur in tempo, di crisi si è confermato nel 2009 come il vero motore della vacanza Made in Italy, una tendenza che tende a consolidarsi nel tempo per effetto del cambiamento dello stile di vita che spinge ad ottimizzare il tempo e il denaro disponibili con l’aumento del numero dei viaggi e la riduzione della loro durata. L’attività agrituristica è infatti, conclude Bisi, un esempio di agricoltura multifunzionale che contribuisce alla crescita economica del territorio integrandosi con altri settori produttivi come l’artigianato, il turismo e i servizi, fungendo da volano soprattutto per le zone rurali che soffrono, a causa di un generale abbandono della popolazione e delle attività produttive.