È stato un anno di forti preoccupazioni e di grandi contrasti e probabilmente il 2010, dal punto di vista economico, lo sarà ancora. Mai come nei momenti di crisi, però, bisogna dimostrare il coraggio dell’ottimismo e la voglia di fare bene. Insieme. Non possiamo permetterci di agire separati. Non si può vivere nel proprio guscio, di rendita, coltivando sentimenti di egoismo, vanità e superbia. Solo facendo squadra si potranno ottenere risultati. È agendo collegialmente che si perseguono gli obiettivi. Imprenditori e lavoratori, uniti, pronti a sacrificarsi l’uno per l’altro. Chi ha di più e chi ha meno, nel segno della solidarietà. Gli obiettivi primari dovranno essere: mantenere e rafforzare il livello di ricchezza e di coesione sociale. Ricordiamoci di chi, in silenzio, quotidianamente lavora nel piccolo per costruire il molto. Mi riferisco alla famiglia, prima agenzia educativa, motore dello sviluppo e della ripresa. Partendo dall’autenticità dei rapporti familiari, animati da una forte spinta a migliorarci, potremo uscire dalla crisi. A tutti i piacentini il mio personale augurio di buon Natale».