«La cittadinanza non può essere oggetto di costrizione, ma deve essere la regina delle libere scelte. Un simile "accanimento terapeutico" sui minori – a cui si vuole elargire a tutti i costi la cittadinanza – si giustifica solo con motivazioni strumentali». Così il deputato della Lega Nord, Massimo Polledri, giudica le proposte di "cittadinanza facile" giunte da più parti negli ultimi tempi, nel giorno della discussione a Montecitorio del testo unificato delle proposte di legge recanti norme in materia di cittadinanza. «Non si fa che parlare d’altro – precisa il parlamentare del Carroccio –. In atto c’è quasi una gara a elargire cittadinanze, ma il principio va ribaltato. La possibilità di godere dei diritti e di assolvere ai doveri di uno Stato è equiparabile ad altri atti ottenibili con la maggiore età. Non è un caso che ci siano cose che si possono fare in autonomia solo dopo i 18 anni, tra cui lo stesso matrimonio. La cittadinanza è una scelta responsabile, che implica il raggiungimento della capacità critica e di discernimento».