Nel corso della riunione della segreteria dello SPI-CGIL di Piacenza per il consueto scambio di auguri, ho reso noto al gruppo dirigente che il tesseramento 2010 avverrà tramite la consegna A MANO delle nuove tessere. Credo sia importante comunicarlo ai mezzi di informazione per combattere l’immagine distorta che sta emergendo del lavoro del sindacato pensionati, anche attraverso articoli "pesanti" inerenti al fenomeno delle tessere forzate. Ribadiamo la nostra intenzione nel dare la massima collaborazione per fare piena luce su questo problema che investe il sindacato pensionati, ma ci sembra giusto ricordare che lo SPI ha più di 20mila iscritti (sui 35mila della CGIL a Piacenza) e che quindi il fenomeno che emerge sembra essere circoscritto.Riteniamo che il completo ritesseramento 2005-2009 e la decisione di consegnare le tessere a mano siano operazioni significative intraprese nel segno della trasparenza. Ad oggi, siamo gli unici in Italia ad aver effettuato una fase simile di ritesseramento. E’ da febbraio-marzo, da quando è emerso il problema delle tessere false che tutto il gruppo dirigente si è impegnato in un controllo attivo individuando e allontanando il responsabile. Contemporaneamente, per togliere ogni zona d’ombra, abbiamo deciso di avviare il ritesseramento. Ciò vuol dire chiamare una ad una persone con un’età media di 70 anni le quali con caldo, neve e pioggia sono venute nelle nostre sedi a confermare l’iscrizione, spesso accompagnate dai figli. Ad oggi riteniamo soddisfacente la fase di ritesseramento, che proseguirà fino al momento della consegna della tessera 2010 a mano. Desidererei cogliere l’occasione per ringraziare pubblicamente tutti i capilega (pensionati) ed i volontari che si sono mobilitati per intercettare tutti gli iscritti e coinvolgerli nella fase straordinaria di ritesseramento, con tutto il lavoro e la difficoltà che questa comporta. Segnaliamo e ringraziamo anche i circa 1000 pensionati che spontaneamente, avendo saputo dalla lettura dei cartelli e dagli organi di stampa del ritesseramento, sono venuti nelle nostre sedi a rinnovare la loro iscrizione allo SPI.Tornando al lavoro del gruppo dirigente SPI, sottolineiamo che sono arrivate a 37 le sedi dello SPI sui 48 comuni in provincia di Piacenza, in cui un funzionario SPI dà servizi ai cittadini sostituendosi anche alla Cgil nelle permanenze. Lo stesso gruppo dirigente ha creduto in un giornale trimestrale che informa gli iscritti delle dinamiche dei pensionati dando informazioni agli iscritti e ripercorrendo la storia del sindacato. Inoltre, ci sentiamo – con i colleghi di Fnp e Uilp – le "locomotive" della contrattazione sociale e territoriale che nel 2008-2009 ha messo Piacenza ai primi posti in Regione con 48 protocolli in altrettanti Comuni, che vuol dire più diritti per i pensionati, un ampliamento dei servizi, dei fondi pubblici per l’affitto e l’assistenza domiciliare. Gianfranco Sdraiati – segretario generale SPI-CGIL Piacenza