Protesta leghista contro l’abestesia epidurale a pagamento

La protesta per la messa a pagamento dell’anestesia epidurale approda in consiglio regionale. A farsi portavoce della contestazione "in rosa" – tra le altre – delle donne di Gropparello, che nei giorni scorsi hanno sollevato il caso a mezzo stampa, è il consigliere regionale della Lega Nord, Luigi Fogliazza, intervenuto in aula a nome del gruppo del Carroccio nel corso della seduta sul bilancio 2010. «Con grande indignazione – ha spiegato Fogliazza – anzitutto all’indirizzo dell’assessore Bissoni, le autrici della nota contestano all’azienda sanitaria la messa a pagamento dell’anestesia, in contraddizione quindi col vanto dell’ospedale "senza dolore" menato per anni e con una spesa sanitaria pro-capite da record che, in base a quanto riportato dal "Sole 24 ore", ammonta a 164 euro. E tra le donne discriminate, sul serio, stavolta, ci sono tante extracomunitarie – ha continuato – che cominciano a pagar di tasca propria quel che pareva dato loro per scontato dagli amministratori populisti del partito di Bersani».Nel suo articolato intervento il consigliere regionale ha puntato il dito anche contro lo «svilimento della famiglia tradizionale», con riferimento alla tanto contestata equiparazione delle coppie, voluta e sostenuta dalla maggioranza. «L’appiattimento – ha detto – delle unioni di fatto, estese anche ai conviventi occasionali e alle coppie gay, svela una visione minimale, formalista e liquidatoria della nostra società, da sempre cristiana nei suoi principi ispiratori; il tutto in linea con le micidiali stravaganze delle elite di Bruxelles che sentenziano contro la presenza dei Crocifissi nelle scuole pubbliche». Critiche anche sui «20milioni a bilancio per un’innovazione tecnologica non ancora alla portata dell’imprenditoria emiliano-romagnola». Ulteriori motivi di contestazione: «Un ricorso minimo alla cassa integrazione in deroga», a conferma di «un uso elitario degli ammortizzatori sociali», il contrasto alla povertà, «unicamente rivolto ai detenuti, per lo più extracomunitari, per lo più del Nord», a cui andrà «un’uscita di oltre 7 milioni di euro». «Pecche» nel documento di programmazione economica sono state riscontrate anche sul versante delle politiche per i giovani, considerate come «strumento d’indottrinamento clientelare, quasi dalla culla alla tomba».Per quel che riguarda la bozza di bilancio pluriennale, Fogliazza ha mosso appunti sui capitoli: elargizioni a favore di convegni, congressi e manifestazioni (1 milione e 300mila euro), rinnovo parco auto (5milioni di euro), acquisto immobili (32milioni di euro), e sulla spesa sanitaria. «Sospendo il giudizio – ha detto il consigliere – sugli oltre 5 milioni triennali per la formazione dei dipendenti perché cifra da correlare anche al milione e 100mila euro di esborso per studi e consulenze esterne. Idem dicasi per le spese legali, da correlarsi all’esistenza di un servizio di avvocatura regionale». «Questi sprechi – ha concluso Fogliazza – tolgono risorse ai capitoli di spesa di reale interesse, come quello della montagna, in crisi da ormai diversi decenni. La Regione, come lo Stato, deve fare la sua parte, dando priorità allo sviluppo di questi territori. A riguardo sarebbe importante che ci fosse una sinergia tra servizio difesa suolo e agenzia di protezione civile per creare un servizio permanente di tutela del territorio».  

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