Dopo la tornata delle Assemblee nei vari settori comunali, alle quali hanno partecipato circa 400 persone dei 700 dipendenti del Comune di Piacenza, è il momento di fare un primo bilancio di questa tormentata vicenda.Come tutti ricorderanno le parti in causa hanno interrotto le trattative a seguito del mancato esito positivo in Prefettura del tentativo di conciliazione.Le distanze a quel momento sono apparse assolutamente incolmabili sui seguenti punti:• Incremento del fondo di Produttività dei dipendenti di euro 175.000 come previsto dal CCNL di settore;• La mancata attuazione dei punti previsti dalla Piattaforma per i lavoratori della Polizia Municipale già definito in tavolo tecnico paritetico;• La destinazione dei risparmi dovuti alla riduzione delle risorse derivanti dalla cosiddetta Legge Merloni;• La definizione di una congrua indennità per gli addetti ai neo sportelli polifunzionali del Comune;• I finanziamento delle posizioni Organizzative (113.000 euro) utilizzando il fondo dei Dirigenti senza aumento di spesa per il Comune;Da quel momento sono già trascorsi 20 gg., non vi sono stati ulteriori contatti fra l’Amministrazione Comunale e le OO.SS/RSU.Nel frattempo sta maturando una novità all’interno della Giunta Comunale emersa dalle dichiarazione del Sindaco Reggi che dovrebbe portare al cambiamento della delega al Personale visto i nuovi e ulteriori impegni Parlamentari dell’On De Micheli.A questo punto della vicenda, noi chiediamo al Sindaco di farsi carico direttamente della gestione di questa vertenza, adesso è necessario che lui "scenda in campo" in questa intricata vicenda, per spendere in modo costruttivo il suo "peso politico", anche in considerazione che in Prefettura l’Amministrazione aveva dichiarato che era disponibile a stipulare un accordo che coprisse la durata del mandato del Sindaco; quindi chi meglio di lui può gestire questa fase del confronto!Noi siamo fiduciosi che tutto ciò avvenga, in tempi rapidi in modo da poter dare una risposta positiva alle aspettative dei dipendenti comunali.In caso contrario, si perderebbe ancora una volta, un’occasione per dimostrare che dalle parole si passa ai fatti.