A breve scadranno le concessioni del servizio di distribuzione del gas e si passerà al suo affidamento tramite gara (si è nell’imminenza dell’emanazione dei decreti del Ministero dello Sviluppo Economico con cui si istituiscono i macro ambiti territoriali per le gare). E’ un passaggio epocale per i Comuni, attuali appaltatori del servizio, ed il percorso, per gli Enti locali, è irto di difficoltà. Per fronteggiarle al meglio, la via è una sola: operare in sinergia, mettendo insieme le risorse, con la Provincia a svolgere un ruolo di regia e di coordinamento tra Comuni e livelli di governo superiori. E’ quanto è emerso, sostanzialmente, dal seminario organizzato oggi dalla Provincia nella sua sede, tramite l’Assessore al governo degli interventi in materia energetica Davide Allegri, per dare agli Enti locali informazioni utili su una tematica di non irrilevante impatto sul loro futuro e da loro molto sentito, come dimostra la presenza, considerevole, di amministratori e tecnici comunali, all’incontro di cui parliamo. A dare informazioni tecniche e giuridiche su questa non facile materia, al fianco dell’Assessore Allegri, due esperti che la conoscono a fondo, l’ingegner Marco Branda e l’avvocato Francesco Piron.Gli scopi dell’incontro sono stati ricordati, in apertura, dall’Assessore Allegri. Egli ha ricordato, in via prioritaria, il carattere di urgenza che riveste la materia. A breve avranno termine tutte le concessioni per la distribuzione del gas oggi in vigore ed i Comuni dovranno procedere alla chiusura del rapporto con l’attuale concessionario. Si troveranno così a dover gestire un processo molto complesso, con forti implicazioni anche economiche. La consultazione, ha rimarcato l’Assessore, al di là del suo carattere tecnico, è stata ideata anche nell’ottica di portare le istanze che vengono dal basso all’attenzione degli organi centrali (era prevista la presenza all’incontro di un rappresentante del Ministero, che non ha però partecipato), per la definizione di scelte che veramente rispondano alle esigenze delle comunità.Sul fronte delle concessioni del servizio gas i Comuni, ha ricordato l’ing. Branda, si trovano oggi di fronte ad una serie di adempimenti. La legislazione attuale, che consegue dal decreto Letta del 2000, impone loro l’assegnazione del servizio tramite gara e la durata delle concessioni viene limitata al 31 dicembre 2010. In questo nuovo quadro, il Comune deve chiudere il rapporto con il concessionario attuale (al quale il servizio era stato affidato con trattativa privata), definendo il valore dell’indennizzo per gli impianti di sua proprietà, e al tempo stesso indire una nuova gara per l’assegnazione del nuovo servizio. Le due procedure debbono avvenire in sincronia: al momento della scadenza della vecchia concessione deve essere già pronto il nuovo concessionario. Le nuove concessioni non potranno durare più di 12 anni. Evidenti le difficoltà che i Comuni debbono affrontare: difficoltà accresciute dall’ "asimmetria" della normativa, che favorisce i concessionari, in una posizione di vantaggio per la sua maggior conoscenza sia degli impianti sia degli aspetti normativi.Altre difficoltà per i Comuni potrebbero nascere dal progetto che il Ministero dello sviluppo economico sta portando avanti. Il progetto riduce sensibilmente la capacità dei Comuni di controllare il servizio gas, dal momento che porta gli ambiti ottimali di "platea di utenza" a dimensioni nettamente superiori alle attuali (ora l’ambito è il comune, per i nuovi ambiti si parla di una platea minima di 100 – 150 mila clienti), e favorisce decisamente i grandi operatori di distribuzione, i soli a poter competere su ambiti minimi di questa portata. In questo quadro, i comuni devono da un lato operare politicamente, chiedendo al ministero una forte riflessione sul rapporto costi benefici del progetto, dall’altro debbono dotarsi, nel rapporto con i concessionari e per l’indizione di una nuova gara, di strumenti di consulenza adeguati, meglio ancora se in forma consortile. La Provincia potrebbe essere, in questo senso, un importante punto di riferimento..Per l’avv. Piron, è fondamentale che i Comuni disdicano subito le concessioni attualmente in corso e diano il via alle procedure per il nuovo affidamento. Per questo esperto di Giurisprudenza, il progetto del Ministero è sostanzialmente da bocciare: peggiora di molto, infatti, la situazione attuale. Va perciò fatto il possibile per modificarne i contenuti. Molto vivace il dibattito, con numerose domande di chiarimento ai relatori. In chiusura, ha portato il suo saluto ai presenti anche il Presidente della Provincia Massimo Trespidi, che ha soprattutto rimarcato l’impegno del suo Ente a supportare l’attività dei Comuni, aiutandoli a far fronte al meglio ai loro compiti, come è quello al quale saranno chiamati a breve in materia di affidamento del Servizio gas.