Municipale di Piacenza: Si presenta la Filarmonica Arturo Toscanini

Di particolare importanza il concerto nel quale per la prima volta, nella stagione concertistica 2009-2010 del Municipale di Piacenza, si presenta la Filarmonica Arturo Toscanini. E’ per domenica 13 dicembre ore 20.30 e il programma della serata sarà dedicato tutto a Nino Rota del quale quest’anno si ricordano i trent’anni della morte. Diretta da Donato Renzetti e con la partecipazione del pianista Giuseppe Albanese e del fagottista Paolo Carlini la Filarmonica è chiamata ad eseguire due brani sinfonici e una composizione tratta dalla colonna sonora di uno dei film, capolavoro di Federico Fellini, con il quale Rota collaborò per anni divenendo famoso in tutto il mondo.Si tratta del Concerto per fagotto del Concerto n.1 in do per pianoforte ed orchestra e della Suite dal balletto ‘La strada’. Due brani sinfonici dunque, e una composizione tratta dalla colonna sonora di uno dei film, capolavoro di Federico Fellini, con il quale Rota collaborò per anni divenendo famoso in tutto il mondo. Una serata ‘tutta italiana’ sia per quanto riguarda gli esecutori sia per il programma che si trasformerà in una festa  anche perché la Filarmonica riceverà dal Sindaco Roberto Reggi il Premio "Città di Piacenza – Giuseppe Verdi" realizzato dall’art–designer Giulio Manfredi. Al concerto prenderanno parte 300 studenti cui Confindustria Piacenza offrirà altrettanti biglietti.Nino Rota è stato ed è ancora oggi popolare soprattutto per le musiche legate ad alcuni grandi capolavori dello schermo e per il suo lunghissimo sodalizio con Federico Fellini. Ma nelle sue 157 colonne sonore, si trovano molti spunti per l’altrettanto corposo catalogo della musica da concerto che vanta ben 190 numeri, distribuiti in un arco temporale che va dal 1920 al 1979. All’interno di questo variegato e ricchissimo catalogo che comprende praticamente tutti i generi della musica per la sala da concerto e il teatro, troviamo una ben distribuita attenzione del Maestro per titoli che confrontano strumenti solisti con l’orchestra. Questo fu dovuto probabilmente anche al fatto che Rota diresse con grande passione il Conservatorio di Bari per più di 25 anni, cercando di attrarre a quella scuola i migliori insegnanti che, nel campo della tecnica strumentale, quasi sempre si identificano con concertisti in piena attività. D’altro canto la fama e il successo di Rota provocarono anche un flusso inverso di richieste, per cui solisti di fama lo sollecitarono spesso a comporre concerti da proporre nei loro programmi. E’ in questo ambito che nacquero il Concerto per fagotto e orchestra (1974-77) e il Concerto in do per Pianoforte e Orchestra (1959-60). Diverse le sorti del Balletto La strada (1966), composto da Rota per le coreografie di Mario Pistoni e basato sul soggetto del celeberrimo film felliniano del 1954. La composizione va infatti molto al di là delle musiche composte per il film, in questa opera troviamo infatti molte altre suggestioni cinematografiche che coinvolgono sopratutto l’immaginario musicale felliniano fino alla metà degli anni ’60. La Suite del Balletto che qui ascoltiamo, oltre a raccogliere i brani del balletto che più si prestano all’esecuzione concertistica, venne poi completamente riscritta a costituire un affresco sinfonico che tratteggia una poetica musicale di grande impatto e suggestione. La Suite de La strada è probabilmente il pezzo ‘più cinematografico’ del catalogo rotiano per la sala da concerto. Il brano che è un vero pezzo da concerto nel senso classico del termine, assume l’esperienza cinematografica come un arricchimento. PAOLO CARLINI fagotto Diplomatosi con il massimo dei voti e la lode presso il Conservatorio di Ferrara, si perfeziona con Marco Costantini e Klaus Thunemann. Primo fagotto solista dell’Orchestra della Toscana dal 1987, ha collaborato in tale ruolo con le orchestre del Teatro alla Scala di Milano, l’Orchestra dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia, l’Orchestra del Teatro dell’Opera di Roma, l’Orchestra Sinfonica della Rai di Roma, l’Orchestra del Teatro La Fenice di Venezia, l’Orchestra del Teatro Comunale di Bologna, l’Orchestra del Teatro Regio di Parma, l’Orchestra Filarmonica della Scala e con direttori quali Claudio Abbado, Riccardo Muti, Myung Whu Chung, Rafael Frubech De Burgos, Eliahu Inbal, Esa Pekka Salonen, Daniel Harding, Jeffrey Tate, Eduardo Mata, Frans Bruggen, Neville Marriner.Solista nel repertorio per fagotto e orchestra in concerti diretti da: Hubert Soudant, Peter Maag, Gabriele Ferro, Luca Pfaff, Donato Renzetti, Alexander Schneider, Lü Jia, Lior Shambadal, Yeruham Scharowsky, Zsolt Hamar, Moshe Atzmon, mentre nella musica da camera ha collaborato con: Massimo Quarta, Pavel Vernikov, Alain Meunier, Julian Rachlin, Mariana Sirbu, Janine Jansen, Franco Petracchi, Hansjorg Schellenberger, Antony Pay, Alessandro Specchi, Pietro De Maria. Ha effettuato tourneé in Europa, Stati Uniti, Sud America, Israele, Cina, Giappone e concerti presso Carnegie Hall di New York, Mozarteum di Salisburgo, Teatro Colon di Buenos Aires, Teatro Municipal di San Paolo, Festival "Open Air" di Monaco di Baviera, Auditorium del Conservatorio di Tel Aviv, Auditorium Nacional di Madrid, Festival "Le Nuits Musicales de Nice", City Municipal Hall di Tokio, Concert Hall di Honk-Kong.La sua attività nella musica contemporanea, ha determinato un significativo ampliamento del repertorio solistico per fagotto, come testimoniano le opere a lui dedicate dai compositori Marco Betta, Matteo D’Amico, Ludovico Einaudi, Nicola Campogrande, Luca Mosca, Nicola Sani, Carlo Boccadoro, Alessandro Solbiati, Giancarlo Cardini, Gaetano Giani Luporini, Giorgio Colombo Taccani, Dimitri Nicolau  da segnalare inoltre le collaborazioni con Luciano Berio, Sylvano Bussotti, Jean Francaix.Numerose sono le sue incisioni discografiche in veste solistica per le etichette: Sony Classical, Chandos, CPO, Naxos, Fonè, Frame, Bongiovanni, Tactus, Maso, Diapason, Edipan regolarmente trasmesse dalle più importanti emittenti europee e statunitensi: Radio France, ORF, Bayerisches Rundfunk, Rundfunk Berlin-Brandeburg, Deutschlandfunk, Radio Swiss Classic, CBC Radio Canada, Radio Nuova Zelanda, Australia National Network, Birmingham Public Radio, Radio: Oklahoma, Florida, Texas, Michigan, Ohio, Minnesota, Boston, Detroit, Pittsburgh, Cincinnati. Ha registrato per Rai Radio 3 il Concerto K 191 e la Sinfonia Concertante K 297b di Mozart.Invitato a tenere numerosi corsi di perfezionamento e master class: Conservatorio Nazionale Superiore di Lione, New York University, CEI Youth Orchestra, Orchestra Giovanile Italiana, Conservatorio di Pesaro, Conservatorio di La Spezia, Corsi Internazionali di Portogruaro è docente di fagotto presso l’Istituto Superiore di Studi Musicali "Mascagni" di Livorno.GIUSEPPE  ALBANESE pianoforte Nato a Reggio Calabria, inizia lo studio del pianoforte all’età di cinque anni e si diploma nel 1996 – a soli diciassette anni – con il massimo dei voti, la lode e la menzione d’onore presso il Conservatorio "Rossini" di Pesaro sotto la guida di Annamaria Cristina Raffa. Si perfeziona presso l’Accademia Pianistica Internazionale "Incontri col Maestro" di Imola sotto la guida di Franco Scala e Piero Rattalino (nonché seguendo i corsi di tutti gli altri docenti interni ed ospiti: Berman, Beroff, Dalberto, Lonquich, Lortie, Petrushansky, Weissenberg), conseguendovi nel 2003 il diploma con il titolo onorifico di "Master", la qualifica più alta rilasciata da tale istituzione. Già vincitore di primi premi assoluti in concorsi pianistici nazionali, nel 1997 partecipa al Premio Venezia, dove la Giuria (presieduta da Roman Vlad) gli conferisce all’unanimità il primo premio assoluto. Successivamente, alla 54ª edizione del Concorso Internazionale Busoni di Bolzano, ottiene il "Premio speciale per la migliore esecuzione dell’opera contemporanea"; mentre nel 2003 si aggiudica il primo premio al Concorso Internazionale Vendome Prize (finali a Londra e Lisbona, con presidente di Giuria Sir Jeffrey Tate: definito da Le Figaro Il concorso più prestigioso del mondo attuale). Si esibisce come solista (i suoi concerti sono solitamente trasmessi da RAI – Radiotre) suonando presso prestigiosi Teatri in Italia (San Carlo di Napoli, Maggio Musicale Fiorentino, Fenice di Venezia, Comunale di Bologna, Carlo Felice di Genova, Petruzzelli di Bari, Auditorium Parco della Musica e Opera di Roma, Auditorium Verdi e Teatro Dal Verme di Milano, Lingotto di Torino, Filarmonico di Verona, Verdi di Trieste, Politeama Garibaldi di Palermo, Auditorium Scarlatti della RAI di Napoli,  Piccinni di Bari, Cilea di Reggio Calabria, Politeama di Catanzaro, Coccia di Novara, Fraschini di Pavia, Valli di Reggio Emilia, Auditorium Paganini di Parma, Alighieri di Ravenna, Bonci di Cesena, Olimpico di Vicenza) ed all’estero (Metropolitan Museum, Rockefeller University e Steinway Hall di New York, Auditorium Amijai di Buenos Aires, Konzerthaus di Berlino, Laeisz Halle di Amburgo,  Philharmonie di Essen, Mozarteum di Salisburgo, Salle Cortot di Parigi, Steinway Hall e St.-Martin-in-the-Fields a Londra, Filharmonia Narodowa di Varsavia, Gulbenkian di Lisbona, Filarmonica Slovena di Lubiana, Teatro della Musica Araba de Il Cairo), nonché in alcuni festival internazionali come En Blanco y Negro di Mexico City, il Festival of International Competition Winners di New York, il Festival Internazionale di Colmar, il Festival di Sintra, il Mittelfest. Vanta collaborazioni con direttori d’orchestra di livello internazionale, tra cui James Conlon, Will Humburg, Dmitri Jurowski, Julian Kovatchev, Alain Lombard, Othmar Maga, Anton Nanut, Tomas Netopil, George Pehlivanian, Hubert Soudant, Jurai Valcuha, Jonathan Webb, Andriy Yurkevych. Numerose anche le sue registrazioni discografiche: nel 1998 ha inciso a Roma il suo primo CD-Recital con le Fantasie di Schubert, Chopin, Schumann e Skrjabin. Nel 1999 registra per "Agorà" di Milano la prima esecuzione assoluta del "Concerto dell’Europa" con la Targu-Mures Philarmonic. Nel 2000 per l’etichetta "Frame" di Firenze incide come solista "1900" con musiche di Skrjabin, Szymanowski, Mac Dowell e Bartók: questo disco è recensito dalla rivista "Suonare news" come "CD del mese" (dicembre 2001) e dalla rivista Amadeus con giudizio "5 stelle" sia artistico che tecnico (dicembre 2001). Nel 2004 pubblica En plen air (con musiche di Mendelssohn, Weber, Tausig, Debussy e Bartók) registrato in Israele per il Jerusalem Music Centre.Albanese ha affiancato alla formazione musicale quella umanistica, diplomandosi al Liceo Classico con il massimo dei voti e laureandosi nel 2003 in Filosofia con il massimo dei voti, la lode e la dignità di stampa presso l’Università degli Studi di Messina (con una tesi sull’estetica di Liszt nelle Années de pélérinage). Dal 2005 è docente a contratto di Metodologia della Comunicazione Musicale presso la Facoltà di Scienze della Formazione dell’Università degli Studi di Messina.DONATO RENZETTI direttore d’orchestra E’ tra i direttori d’orchestra italiani più affermati nel mondo. Ha ottenuto numerosi riconoscimenti in importanti concorsi internazionali: il "Diapason d’Argento" nel 1975 e nel 1976 al "G. Marinuzzi" di San Remo, l’ "Ottorino Respighi" all’Accademia Chigiana di Siena, la medaglia di bronzo nel 1978 al "Primo Concorso E. Ansermet" di Ginevra, nel 1980 é stato nominato all’unanimità vincitore assoluto del "X Concorso Guido Cantelli" del Teatro alla Scala di Milano. La sua carriera non ha avuto sosta alternando l’attività sinfonica con produzioni d’Opera Lirica e registrazioni discografiche. Ha diretto alcune tra le più importanti orchestre del panorama musicale internazionale: London Sinfonietta, London Philarmonic, Philarmonia di Londra, English Chamber Orchestra, RIAS di Berlino, Orchestra di Stato Ungherese, Filarmonia di Tokyo, Filarmonica di Buenos Aires, Orchestra della Scala di Milano, Orchestra dell’Accademia di Santa Cecilia di Roma, Dallas Symphony, BRT di Bruxelles, Orchestre National du Capitol de Toulouse, Orchestre National de Lille e National del Lyon, Zeeland Symphony, Orchestra della RAI di Milano, Torino, Roma e Orchestra Scarlatti di Napoli. E’ stato invitato nei principali Teatri Lirici del mondo: Opera di Parigi, Covent Garden di Londra, Grand Theatre de Ginevra, Staatsoper di Monaco, Capitol de Toulouse, Carnegie Hall e Metropolitan di New York, Lyric Opera di Chicago, Opera di Dallas, San Francisco Opera, Teatro Colon di Buenos Aires, Teatro Bunka di Tokyo, Teatro Megaron di Atene, Teatro alla Scala di Milano e tutti i maggiori teatri italiani; é stato ospite nei Festivals di Glyndebourne, di Spoleto, Pesaro e al Festival Verdi di Parma. Nel 1987 ha diretto la prima assoluta dell’opera Aida a Luxor con i complessi artistici dell’Arena di Verona. Dal 1982 al 1987 é stato Direttore Principale dell’Opera dell’Orchestra Internazionale Italiana, dal 1987 al 1992 Direttore Principale dell’Orchestra Regionale Toscana, dal 1993 al 2001 Direttore Principale dell’Orchestra Stabile di Bergamo. Dal 2004 al 2007 è stato Direttore Principale Ospite dell’Orchestra Sinfonica Portoghese. Nel 2007 é stato nominato Direttore Artistico e Direttore Principale dell’Orchestra Filarmonica Marchigiana. Ha inciso per Philips, Frequenz, Fonit Cetra, Nuova Era e Dynamic CD con musiche di Mozart, Tchaikovsky, Simone Mayer e Ouverture rare ed inedite di Schubert e Cherubini; nel campo operistico l’ Attila, Il Signor Bruschino, La Cambiale di Matrimonio, La Favorite; DVD delle opere Fille du Regiment al Teatro alla Scala di Milano, La Cenerentola al Festival di Glyndebourne, La Gioconda all’Arena di Verona, L’Italiana in Algeri al Festival di Pesaro. Il disco Manfred di Schuman, registrato con l’Orchestra e il Coro del Teatro alla Scala, ha vinto il "XIX Premio della Critica Discografica Italiana". Dal 1987 é docente di Direzione d’Orchestra per il Corso Triennale di Alto Perfezionamento all’Accademia Musicale Pescarese. Nel 2002 la Regione Abruzzo gli ha conferito il "Premio Frentano d’Oro" per i meriti artistici ottenuti in Italia e all’estero. L’Associazione Amici della Lirica dell’Opera Festival di Pesaro lo ha onorato con l’assegnazione del "Premio Rossini d’Oro 2006".FILARMONICA ARTURO TOSCANINILa Filarmonica Arturo Toscanini è il punto d’eccellenza dell’attività produttiva della Fondazione Arturo Toscanini, maturata sul piano artistico nella più che trentennale esperienza dell’Orchestra Regionale dell’Emilia Romagna. Costituito nel 2002, il complesso ha l’obiettivo di rappresentare lo spirito creativo, e la robusta tradizione musicale della terra che ha dato i natali a Giuseppe Verdi e Arturo Toscanini, collocandosi nel ristretto novero delle grandi formazioni sinfoniche italiane di livello e ambizioni internazionali. In pochi anni, anche grazie al sostegno lungimirante della Regione Emilia Romagna, della società nazionale Arcus e di un folto gruppo di sovventori istituzionali privati, la via intrapresa con impegno e tenacia di propositi ha condotto la Filarmonica Arturo Toscanini a risultati di assoluto rilievo. Consensi entusiastici di pubblico e critica hanno salutato debutti e ritorni nelle numerose sedi di tutto il mondo in cui l’Orchestra si è esibita, sotto la guida di direttori del calibro di Zubin Mehta, Yuri Temirkanov, Kurt Masur, Charles Dutoit, Mstislav Rostropovich, Georges Prêtre, Eliahu Inbal, Rafael Fruhbeck de Burgos, Jeffrey Tate, Lawrence Foster, Emmanuel Krivine e Lorin Maazel. In Italia, unico per tutti, rimane nella memoria il concerto del 16 gennaio 2008, che ha visto l’orchestra debuttare al Teatro alla Scala con un trionfo di pubblico, a chiusura delle Celebrazioni nazionali per il 50° anniversario della morte di Arturo Toscanini.Tra i numerosi solisti di cui la Filarmonica Arturo Toscanini vanta la collaborazione vanno citati: Maxim Vengerov, Stanislav Bunin, Misha Maisky, Mariella Devia, Anna Caterina Antonacci,Mike Patton, Lucio Dalla, Uto Ughi, Salvatore Accardo, Marco Rizzi, Steven Isserlis, Boris Petrushansky, Natalia Gutman, Juan Diego Flórez, Sonia Ganassi, Sharon Isbin. La costante innovazione delle strategie musicali, associata al rigore dell’approccio artistico, ha indotto al recente ampliamento del repertorio, esteso dai capisaldi del XIX secolo verso le frontiere del XX, fino agli avamposti del presente. A questo passo è corrisposto l’invito rivolto ad una nuova rosa di direttori, tutti appartenenti alla giovane generazione ma già pienamente affermati a livello internazionale.Dal 2006 ad oggi si sono così avvicendati con vibranti successi sul podio della Filarmonica Arturo Toscanini i nomi di Kazushi Ono, Vladimir Jurowski, Carlo Rizzi, Tugan Sokhiev, Juraj Valčuha, Tomas Netopil, Yoel Levi, Michele Mariotti, Dimitri Jurowski, Lawrence Renes, Wayne Marshall, Tan Dun, Asher Fisch.

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