Tutti i Comuni on line, con una media qualità dei siti che è cresciuta di un ulteriore 3% nel 2009 rispetto all’anno precedente, grazie soprattutto all’arricchimento costante dei contenuti e servizi ai cittadini. Una comunità telematica che persegue l’innovazione amministrativa e l’efficienza della regione. E’ questa la fotografia che nel 2009 racconta meglio la Community Network dell’Emilia-Romagna, riunita a Bologna per fare il punto su quanto realizzato negli ultimi anni. Una rete tra i diversi soggetti della Pubblica amministrazione che negli anni è cresciuta, si è rafforzata, grazie alla capacità degli enti di fare squadra, di sviluppare reti e servizi comuni a disposizione di tutti i cittadini, liberando risorse economiche e competenze che oggi sono a disposizione di Comuni, Province e degli altri enti pubblici regionali.Il rapporto JuiceLa messa a punto continua e i miglioramenti costanti sono stati possibili anche grazie alla misurazione periodica sulla società dell’informazione regionale e dei servizi on line. I risultati hanno costituito lo strumento per indirizzare la Community Network, a individuare le potenziali criticità, ma soprattutto le priorità e i bisogni emergenti. Si tratta di una caratteristica peculiare dell’Emilia-Romagna, che segue le indicazioni e le direttive dell’Unione Europea. In particolare l’indagine "Juice" e le ricerche ad esso collegate rappresentano il monitoraggio indispensabile per valutare i risultati ottenuti. "La fotografia della Pubblica amministrazione locale on line nel 2009 – dice infatti il rapporto Juice – restituisce l’immagine di un territorio con una sensibilità diffusa ai temi dell’e-government, che ha interpretato in maniera differenziata la gestione dei rapporti con i cittadini e le imprese in "via digitale". I siti della PA in Emilia-Romagna su cui è stata eseguita la rilevazione (341 Comuni, 52 forme associative, 9 Province e la Regione), che ogni anno vengono passati al setaccio verificando circa 200 indicatori in diversi ambiti, presentano in media un buon livello di qualità che è cresciuto con costanza nel tempo. Nel 2009, tutti i Comuni emiliano-romagnoli sono presenti on line. La complessità e l’offerta di servizi on line è anch’essa aumentata negli anni . Il confronto con le altre regioni italiane indica l’Emilia-Romagna come una buona pratica nella diffusione dell’informatizzazione della PA nella gestione delle attività interne e nelle relazioni con i cittadini evidenziando come il territorio emiliano-romagnolo abbia investito da anni in questo ambito. 52% (+3% rispetto al 2008) è la media di qualità dei siti della PA locale in Emilia-Romagna, che hanno continuato ad arricchirsi di informazioni e strumenti in tutti gli ambiti considerati (trasparenza, e-democracy, multilinguismo, e-procurement, organizzazione del sito e presenza di "uffici virtuali" per particolari servizi), crescita dovuta soprattutto ai comuni medi e piccoli. Rispetto all’anno precedente i maggiori sforzi si sono concentrati da parte degli enti nel consolidamento di "uffici virtuali" per particolari servizi, come i Sistemi Informativi Territoriali (SIT) disponibili nel 57% degli enti (+5% rispetto al 2008) e lo Sportello Unico per l’Edilizia (SUE) presente nel 44% dei casi (+9% rispetto al 2008).Sul fronte dei servizi: nel 2009 il 91% dei Comuni offre almeno un servizio realmente interattivo on line (livello 3 e-europe) consentendo l’invio on line delle domanda e/o il pagamento. In prevalenza i Comuni offrono per 2/3 servizi interattivi in tutti gli ambiti provinciali e il 45% della popolazione regionale può contare su almeno 5 servizi comunali al livello 3 di e-europe.Il premio Juice 2009La Regione ha raccolto e organizzato un patrimonio di dati – sulla PA locale ma non solo – che consente di identificare gli enti che nel corso delle programmazioni hanno "creduto" di più nella necessità di investire nell’informatizzazione della PA vista come volano di cambiamento nel rapporto con gli utenti finali e come importante strumento per aumentare l’efficienza delle strutture. Con il Premio Juice si riconosceranno l’impegno e i buoni risultati raggiunti dagli enti che in questi anni hanno lavorato sul piano dell’innovazione tecnologica, per migliorare la loro relazione con i cittadini e la propria organizzazione. Tre le sezioni in cui si articola il Premio: "Qualità del sito web"; "Servizi on line vicini ai cittadini e alle imprese"; "Migliori servizi interattivi per categoria". Ad essere premiate saranno le 19 migliori buone pratiche realizzate da Amministrazioni provinciali e comunali (divise in quattro fasce dimensionali), e individuate tramite alcuni degli indicatori che vengono utilizzati annualmente dalla Regione nella misurazione dei siti web e servizi on line nella PA in Emilia-Romagna.Sezione "Qualità del sito web"Comune di Bagnara di Romagna (Ra)Comune di Argelato (Bo)Comune di Correggio (Re)Comune di ForlìProvincia di ParmaComunità Montana Appennino Cesenate (Fc)Comune di RiminiSezione "Servizi on line vicini ai cittadini e alle imprese"Comune di Mordano (Bo)Comune di Anzola dell’Emilia (Bo)Comune di Argenta (Fe)Comune di PiacenzaProvincia di FerraraComune di ParmaSezione "Migliori servizi interattivi per categoria"Comune di Cesena Comune di BolognaComune di ModenaComune di Reggio EmiliaComune di Faenza (Ra) – ex equoComune di Ravenna – ex equoIl progetto FedERaLa giornata è anche l’occasione per illustrare i progetti più significativi avviati su scala regionale E per lanciare FedERa, grazie al quale si aprirà per l’Emilia-Romagna una fase di servizi comuni, federati, dove gli enti si integrano con l’obiettivo di dare ai cittadini dell’Emilia-Romagna un’identità digitale.FedERa permette infatti agli utenti (cittadini) di un Ente di accedere ai servizi online erogati dagli Enti della Regione Emilia-Romagna mediante un sistema di autenticazione federata. Importante valore aggiunto offerto dal sistema FedERa è la possibilità di riconoscere come validi gli accreditamenti di altri Enti e di poter accedere, con le proprie credenziali, ai loro servizi. Questa caratteristica consente al cittadino di accedere tramite un’unica autenticazione ai servizi offerti dal Comune di appartenenza e anche a tutti i servizi messi a disposizione dagli altri Enti aderenti alla federazione.Carlo Ratti del MIT e gli scenari delle città intelligentiBiciclette che misurano i livelli di inquinamento atmosferico e segnalano i propri percorsi in tempo reale su Facebook. Rifiuti monitorati e seguiti nel loro intero ciclo di smaltimento, dal cassonetto alla centrale di riciclaggio. E ancora case intelligenti che spiegano ai propri inquilini quanto consumano e impattano sull’ambiente; pensiline dei trasporti pubblici e paline della luce trasformate in canali di informazione turistica e di servizio; e nuvole di acciaio e bit, che raccontano le metropoli e i grandi eventi da esse ospitate, quali ad esempio i Giochi Olimpici, mescolando in un unico flusso dallo spettacolare impatto scenico informazioni istituzionali, messaggi promozionali e le voci di chi le città e le reti le vive e le anima quotidianamente. Sembrerebbe fantascienza, ma non lo è. E se non si tratta di un presente già compiuto e incarnato nelle nostre esistenze, è sicuramente uno sguardo affacciato sui paesaggi urbani del futuro ormai prossimo.Futuro che giorno dopo giorno viene pensato, progettato e sviluppato a Boston, sede del prestigiosissimo Mit (Massacchussets Institute of Technology), dove un laboratorio chiamato Senseable City Lab, guidato da Carlo Ratti, uno dei ricercatori italiani più affermati e riconosciuti a livello internazionale, elabora soluzioni partendo da due macro-tendenze di fondo. Carlo Ratti sarà ospite della giornata in programma all’Arena del Sole e terrà un intervento intitolato "Individui e tecnologie integrate: vivere la città futura" in programma nella sessione conclusiva, dedicata alle prospettive dell’innovazione digitale e dello sviluppo della società dell’informazione.