Servizi sociali e viabilità, gioie e dolori di Cadeo, meta oggi di Massimo Trespidi e dei suoi assessori, all’ultima tappa del tour che li ha portati nei 48 comuni del territorio. A livello di servizi sociali, Cadeo è realtà per molti versi esemplare. L’attenzione della comunità a questi problemi trova riscontro concreto in alcune strutture modello visitate oggi dalla Giunta di corso Garibaldi: due sono di proprietà del Comune, l’asilo nido di Saliceto ed l centro diurno per anziani del capoluogo, una è privata, il centro di aggregazione parrocchiale, struttura che, grazie alla gestione intelligente e creativa del parroco, don Umberto Ciullo, è diventata negli anni centro che spicca per il livello delle sue iniziative di edificazione morale e culturale. Come in tutti gli altri comuni visitati, i problemi più seri che il comune si trova ad affrontare riguardano la viabilità: occorre, ha spiegato il sindaco, Paolo Epifani, una variante alla via Emilia che sia prevista dal PTCP e che si colleghi non alla tangenziale di Fiorenzuola, ma agli assi autostradali che passano a nord del paese. Del pari auspicabile è un aiuto per la realizzazione di una pista di ciclismo e di un centro per anziani a Saliceto, per l’ampliamento del depuratore, per la realizzazione della stazione ecologica. Chiesti anche interventi, presso chi di dovere, per una rapida realizzazione delle misure di mitigazione ambientale della TAV. Quest’ultimo incontro dell’esperienza itinerante di Massimo Trespidi ha avuto due elementi in comune con i precedenti: l’apprezzamento del Sindaco e della sua Giunta per la scelta del Presidente della Provincia di portare i suoi assessori sul territorio e l’invito di Massimo Trespidi a Cadeo, come già agli altri visitati Comuni, a contati con i comuni limitrofi per azioni in sinergia. Si può dire che questa sollecitazione, più volte ribadita, sia la "cifra" dell’azione di governo di Massimo Trespidi, e se si vuole il segno che dà la misura della sua coerenza. Coordinarsi, mettere insieme risorse e servizi, unire le forze, agire come sistema: su questi temi il Presidente ha continuato a battere, da quando il tour è iniziato, a Zerba, a fine luglio, alla falde del Lesima, sotto un blu così intenso da far male agli occhi, a quando il giro si è concluso, Cadeo, sotto un cielo plumbeo, in una Bassa sequestrata da cemento, traffico, strade. Ora il tour è finito, ma non è certo finito il lavoro della Giunta. Anzi, si può dire che cominci. Ci sarà da discutere su quel che i sindaci hanno chiesto., ci sarà da consultare attentamente le pagine dei moleskine, le agende di viaggio rese famose da Hemingway, sulle quali Massimo Trespidi ha appuntato quanto i sindaci gli andavano chiedendo. Non sarà comunque, questo è sicuro, l’ultima esperienza di "gestione itinerante" del territorio che il Presidente farà. Come da tempo ribadisce, Massimo Trespidi non vuole rinchiudersi nella roccaforte di corso Garibaldi ma intende viaggiare per incontrare chi amministra. Del resto, come egli ha sempre detto, il suo "ufficio è il territorio"