Rifondazione Comunista esprime assoluta contrarietà al progetto di stoccaggio della CO 2 (anidride carbonica) nei pozzi naturali di gas siti nel comune di Cortemaggiore limitrofi al territorio di Besenzone per i disagi che tale operazione produrrebbe sulle popolazioni e per i rischi a cui verrebbero sottoposte le stesse e l’ambiente.La tecnica di "cattura" e "sequestro" dell’anidride carbonica prodotta nell’impianto di Brindisi ha come unica finalità quella di consentire all’ENI di aggirare gli accordi internazionali sulla riduzione delle emissioni di gas serra in atmosfera risparmiando un bel po’ di soldi.Risparmio che viene effettuato a spese dei cittadini di Cortemaggiore che si troveranno una bella discarica sotto i piedi.Il disagio sarà causato dai mezzi pesanti di trasporto che circoleranno per il territorio, mentre il rischio è rappresentato dal prodotto stesso: l’anidride carbonica che dovesse fuoriuscire in caso di incidente stradale a quel tasso di concentrazione produce infatti danni al sistema circolatorio, asfissia, ustioni da congelamento.Non solo, l’insilamento della CO 2 in profondità nel terreno non offre alcuna garanzia di stabilità nel tempo poiché eventuali fenomeni sismici potrebbero causare effetti tipo Geyser o contaminare le falde acquifere.Un recente studio del professor Stuart Gilfillen dell’Università di Manchester (riportato dalla rivista "Le Scienze" dell’aprile di questo anno) stabilisce come non si disponga ancora di conoscenze sufficienti per valutare la sicurezza a lungo termine di una simile soluzione.Per tali ragioni stupisce la disponibilità delle amministrazioni comunale di Cortemaggiore e Provinciale ad assecondare i progetti dell’ENI anziché porre al centro il criterio di assoluta sicurezza dei cittadini e dell’ambiente.Rifondazione Comunista indica nella mobilitazione dal basso lo strumento per impedire tali scelte sconsiderate.Roberto Montanari segretario prov.le P.R.C.Giuseppe Fasoli segretario circolo "A. Viotti" Villanova s.A.