Regione Emilia Romagna: Approvato il Bilancio di Previsione 2010-2012

Bologna – Un bilancio volto a sostenere il sistema Emilia-Romagna  non solo nella fase di uscita dalla crisi, ma orientato a creare anche solide basi per una ripresa duratura, che salvaguardi i posti di lavoro, la qualità ambientale e sociale e lo sviluppo della società regionale come realtà moderna e socialmente coesa.E’ la cifra del bilancio di previsione della Regione Emilia-Romagna per il 2010 (entrate e spese per 14.111,2 milioni di euro), approvato dalla Giunta regionale e nelle prossime settimane al vaglio della Assemblea legislativa per il varo definitivo, assieme al Piano pluriennale 2010-2012 e al Documento di politica economico-finanziaria.La Regione pone in primo piano, in un contesto generale di difficoltà della finanza pubblica, gli interventi per vincere la battaglia in difesa dell’occupazione, finanziando gli ammortizzatori sociali posti a tutela del posto di lavoro, gli interventi a sostegno delle persone, delle famiglie, del lavoro e delle imprese, per salvaguardare il sistema del welfare e dell’ambiente, attraverso lo sviluppo sostenibile.Il tutto razionalizzando ulteriormente i costi di funzionamento dell’Ente, senza introdurre ticket o incrementare il prelievo fiscale, in linea con le priorità condivise con la società regionale e previste sia nel Patto per la qualità dello sviluppo, sia nel Patto contro la crisi, avviato nel 2009 con una dotazione di 520 milioni di euro per gli ammortizzatori sociali in deroga (tra risorse statali e risorse del Programma regionale Fondo Sociale Europeo), in modo tale da far fronte ai problemi posti dalla crisi nel biennio 2009/2010 .IL CONTESTO GENERALE E LE PRIORITÀ DELLA REGIONEAnche se si affacciano segnali di ripresa, la situazione generale del Paese è ancora pesante. Con un PIL al – 4.8% nel 2009, secondo i dati resi noti oggi dall’OCSE, le previsioni per il 2010 parlano di un + 1.1%. Pur potendo contare su un contesto più favorevole, la situazione complessiva anche per l’Emilia-Romagna rimane complessa.Tutto ciò comporta, accanto ad altri effetti significativi, anche una caduta delle entrate fiscali, e quindi una situazione difficile per la finanza pubblica.In questo scenario, la Regione ha scelto di privilegiare alcuni ambiti di intervento decisivi per garantire un buon percorso di uscita dalla crisi, sostenendo da un lato le famiglie e dall’altro il sistema produttivo, investendo maggiori risorse proprie per contrastare gli effetti derivanti dai minori trasferimenti dallo Stato.LA REGIONE CONTRO LA CRISILa Regione è impegnata ad affrontare gli effetti della crisi nel suo complesso. Tra gli impegni prioritari, in primo piano vi è la tutela del lavoro, attraverso il sostegno agli ammortizzatori sociali in deroga, nell’ambito del Patto contro la crisi, promosso dalla Regione e sottoscritto dai rappresentanti del sistema economico e sociale dell’Emilia-Romagna. Per questo sono previste nel 2010 risorse regionali per 148 milioni di euro.Imprese, competitività e green economy Per sostenere la competitività delle nostre imprese sono previste risorse complessive per 108,9 milioni di euro, cui si aggiungono 226,5 milioni di euro di investimenti del Programma operativo regionale FESR 2007-2013, che nel 2010 vedrà l’avvio della realizzazione dei tecnopoli per la ricerca industriale e delle nuove aree ecologicamente attrezzate. Centrale, in questa fase di crisi, è il tema dell’accesso al credito per le imprese. Per il commercio e turismo sono previsti interventi in garanzia per 7,7 milioni di euro, mentre per l’industria e l’artigianato è prevista la costituzione di un fondo straordinario di garanzia di 50 milioni di euro, in gestione ai consorzi fidi regionali, che porta le risorse complessive a 95,7 milioni di euro. Per il sostegno al credito delle imprese agricole sono previste 9,7 milioni di euro. Per l’internazionalizzazione delle imprese vanno 10 milioni di euro, mentre per il sostegno alla costruzione di reti di imprese e l’avvio di nuove iniziative imprenditoriali sono destinati 6,5 milioni di euro, ai quali si aggiungono risorse europee pari a 8 milioni di euro. Anche il programma del Fondo Europeo per la pesca avrà risorse importanti, pari a circa 3 milioni di euro, mentre per la promozione turistica sono previsti interventi pari a 18 milioni di euro, a cui si aggiungono i fondi del Programma operativo FESR 2007-2013 per oltre un milione di euro.In uno scenario che subisce gli effetti pesanti della crisi, la Regione ha deciso di avviare azioni importanti nel campo della green economy. Oltre alla realizzazione delle aree ecologicamente attrezzate, che permetteranno di attivare investimenti specifici per la realizzazione di impianti a fonti di energia rinnovabile, sono previsti interventi per dotare gli edifici pubblici di fonti di energie fotovoltaiche e per avviare la certificazione energetica degli edifici. Per questi interventi sono previste risorse pari a 76 milioni di euro.Il sostegno al welfareAltro settore cardine di intervento è il sostegno al welfare, con un impegno forte teso a consentire l’accesso ai servizi a tutti i cittadini, senza alcuna discriminazione rispetto ai benefici previsti in ogni legge regionale. Per le politiche sociali sono destinati quasi 88 milioni di euro, 22 dei quali costituiscono un Fondo straordinario al quale potranno attingere i Comuni, in crisi di risorse per effetto della diminuzione dei trasferimenti statali. Saranno sostenuti economicamente soprattutto gli interventi a tutela degli adolescenti, dei giovani e per prevenire rischi di abbandono o maltrattamento.Nel 2010 la sanità potrà contare su oltre 7.788 milioni di euro provenienti dal fondo sanitario nazionale. Ma si tratta di risorse insufficienti per coprire il fabbisogno del Servizio sanitario regionale, e quindi restano fondati motivi di preoccupazione per il pieno sostegno alla qualità dei servizi sanitari resi ai cittadini dell’Emilia-Romagna. In questo senso la Regione prevede di investire proprie risorse, in misura significativa, per il miglioramento dei servizi per la salute.Viene inoltre incrementato il fondo per la non autosufficienza degli anziani di ulteriori 10 milioni di euro, superando così i 410 milioni di euro. 188 milioni di euro, che si aggiungono al rifinanziamento degli investimenti previsto dal nuovo Patto per la Salute, saranno destinati per la realizzazione, ristrutturazione, acquisto, completamento di strutture sanitarie.Per il diritto allo studio, l’accesso al sapere, l’istruzione, le borse di studio e per il lavoro e la formazione sono previsti complessivamente 411,71 milioni di euro, a cui si aggiungono 7 milioni per l’edilizia scolastica e universitaria e l’acquisto di attrezzature.Sempre nell’ambito degli interventi a tutela delle famiglie, sono previsti interventi per la realizzazione di 10.000 alloggi in 10 anni, per l’affitto e per la prima casa. Per sostenere l’acquisto della casa per giovani coppie sono previsti ulteriori 12 milioni di euro, che si aggiungono agli oltre 13 milioni già previsti nel 2009. Per il sostegno all’affitto è previsto un fondo per 3 milioni di euro. Confermati gli indirizzi di legislatura in tema di cultura. In particolare, viene destinata particolare attenzione alla differenziazione dell’offerta culturale e della sua diffusione sul territorio. L’impegno per il 2010 è di circa 25 milioniI giovani sono una risorsa per la crescita del territorio. Per questo la Regione interviene in questo ambito, in stretta relazione con gli Enti locali, sul versante della creatività giovanile e dei centri di aggregazione. La qualità delle infrastrutture, dell’ambiente e del territorioPer il trasporto pubblico locale e i sistemi di mobilità sono destinati 938,59 milioni di euro, di cui 491 milioni per la rete stradale e per l’acquisto e l’adeguamento di bus anti-smog, per il potenziamento delle linee e l’acquisto di nuovi treni. Per riequilibrare il sistema di trasporto delle merci, sviluppando quello ferroviario, sono previsti 3 milioni di euro per le imprese logistiche e ferroviarie (condizione è che "scontino" il contributo dalle tariffe applicate ai clienti). Queste misure si collocano nell’ambito della realizzazione del progetto "La cura del ferro".Per l’ambiente e lo sviluppo sostenibile sono previste risorse pari a 156,26 milioni di euro, mentre all’agricoltura sono destinati 116 milioni di euro. Inoltre la Regione cofinanzierà il Piano di Sviluppo Rurale 2007-2013 con circa 90 milioni di euro.Gli interventi di sicurezza territoriale, difesa del suolo e della costa e gli interventi di protezione civile saranno complessivamente finanziati per 142,94 milioni di euro.Meno costi di funzionamento e meno debitiContinua l’impegno della Regione per razionalizzare il funzionamento della propria struttura amministrativa. Alcuni interventi, come ad esempio il passaggio del Bollettino ufficiale dalla carta al formato digitale, consentono consistenti risparmi. Nel complesso, questo ed altri interventi portano ad una riduzione della spesa per il funzionamento dell’Ente, in linea rispetto ad un andamento ormai costante da diversi anni. Il dato di previsione per il 2010 è inferiore dell’1,5% rispetto al dato 2009. Continua anche la riduzione dello stock del debito della Regione: nel 2010 si riduce rispetto all’anno precedente di 55,84 milioni di euro. L’Emilia-Romagna è, tra le regioni a statuto ordinario, quella che presenta il più basso indebitamento pro capite e il più basso indebitamento su PIL regionale. LE ENTRATELe entrare della Regione (tributi propri, quote di partecipazione a tributi statali, trasferimenti di risorse dallo Stato e dalla UE, vendita di beni, mutui e prestiti e altre entrate varie) saranno nel 2010 pari a 14.111,2 milioni di euro, al netto delle regolarizzazioni contabili con lo Stato.Aumentano le quote di partecipazione a tributi statali (da 4.384,5 a 4.621,7 milioni di euro) e diminuiscono (-137,8 milioni di euro) i trasferimenti dallo Stato, sia di parte corrente che in conto capitale, mentre non sono ancora disponibili le cifre per quanto riguarda i trasferimenti dalla UE.LE SPESEContinua la politica di razionalizzazione della spesa regionale, attenta all’equilibrio finanziario ma altrettanto attenta a sostenere lo sviluppo del sistema Emilia-Romagna. Il dato 2010 fissa a 14.111,2 milioni di euro il tetto della spesa regionale, comprensivo della parte corrente e degli investimenti.Per quanto riguarda questi ultimi, la Regione aumenta le risorse proprie per contrastare i minori trasferimenti da parte dello Stato: le risorse regionali per il sostegno agli investimenti crescono, rispetto al 2009, di oltre 32,7 milioni di euro mentre si registra una contrazione delle autorizzazioni agli investimenti finanziati con risorse statali (-125,5 milioni di euro). Analogamente a quanto detto per la parte "entrate", anche sul versante "spesa" non sono comprese le risorse derivanti dai fondi FAS, non ancora determinate.La spesa correnteSi tratta delle risorse necessarie (11.742,6 milioni di euro) per garantire i servizi messi a disposizione dei cittadini (ad esempio quelli sanitari, sociali, ecc.) e per il pagamento delle quote interessi sui mutui. Sono comprese anche le spese per il funzionamento dell’Ente, 352,4 milioni di euro (2,5% del bilancio), in calo dell’ 1.5% rispetto al dato 2009.Tra le voci di maggior rilievo vi sono la tutela della salute e la salvaguardia dello stato sociale (8.830,5 milioni di euro), il territorio, ambiente e trasporti (508,8 milioni di euro), l’istruzione e la cultura (413,4 milioni di euro).Le spese per investimentoIn primo piano le risorse per territorio, ambiente, trasporti, viabilità e casa, con una dotazione di 1.145, 3 milioni di euro, dei quali 503,4 sono destinati a trasporti e viabilità.Poi interventi per lo sviluppo economico (608,4 milioni di euro) e salute e solidarietà sociale (228,4 milioni di euro). Il dato complessivo degli investimenti al 2010 raggiunge quota 2.248,2 milioni di euro, al netto dei fondi FAS.  

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