Il Governo Berlusconi ha incassato la fiducia del Parlamento sul Decreto Ronchi , che contiene, tra l’altro, le norme sulla privatizzazione dell’acqua e del ciclo dei rifiuti.Questa misura peserà sulle tasche dei cittadini con aumenti delle tariffe dell’acqua tra il 30 e il 40% (200 metri cubi medi di consumo del 2009 pari a 268 euro , aumenteranno a 348 euro fra 3 anni). Inoltre privatizzare acqua e ciclo dei rifiuti significa, oggi, favorire la criminalità organizzata ( vedasi ultimi fatti di cronaca).In questo clima di infiltrazioni, di incursioni della mafia nei servizi dello stato, destrutturare settori sensibili, come questo, indebolendo il ruolo del controllo pubblico (non è prevista nessuna Autorithy) non farà altro che alimentare questo circolo vizioso "di affari e criminalità". La logica del " privato è meglio "sembra essere la risposta salvifica a tutte le difficoltà che ancora permangono in un settore di fondamentale importanza per la vita sociale di milioni di cittadini. Come mai, però, oggi si stanno concentrando tanti capitali privati in questo settore ? Forse l’assenza di un’Autorithy non prevista dal Decreto che regoli i livelli minimi di qualità, gli investimenti e le tariffe può solo farci pensare che diminuiranno i primi e si alzeranno le seconde in modo esponenziale (vedasi le grandi città europee, Parigi e Berlino, che sono ritornate indietro, ripubblicizzando l’acqua e i servizi pubblici) .A Piacenza (insieme a Parma e Reggio Emilia) ENIA gestisce il ciclo integrato dell’acqua (captazione, distribuzione e depurazione) con 8.825 Km. di rete di acquedotto, 4.200 Km. di rete fognaria e 302 impianti tra depuratori biologici e fosse, servendo 347 mila clienti e vendendo 78,6 milioni di metri cubi di acqua potabile: mobilitiamoci per farla rimanere pubblica e a basso costo. Coordinamento Provinciale " Forum italiano dei movimenti per l’acqua"
