Si torna a parlare del caso Filosa, ovvero quella che è stata
ribattezzata la Tangentopoli tutta piacentina. Già perché emergono ogni
giorno nuovi particolari sui giri poco chiari e soprattutto sui
chiamiamoli "benefit" da parte degli imprenditori di cui l’ex direttore
dell’ufficio provinciale del lavoro avrebbe goduto in cambio della sua
protezione. I carabinieri coordinati dalla procura hanno infatti
allegato al già corposo fascicolo anche tre fatture da oltre diecimila
euro ciascuna, che sarebbero il conto che Filosa avrebbe presentato per
rinnovare il mobilio non solo si casa sua, ma anche delle abitazioni di
alcuni parenti al sud. Don Alfonso si sarebbe infatti recato presso un
mobilificio di Cortemaggiore per fare shopping, mandando poi il conto
agli imprenditori che, per timore, non esitavano a saldare le fatture.
Tutte accuse, va detto, che al momento attendono ancora di essere
dimostrate in giudizio.