Coldiretti Piacenza interviene con una propria nota di commento alle dichiarazioni rilasciate da Federico Scarpa della Lac (libera associazione commercianti), precisando anzitutto di avere già segnalato al competente assessorato la presenza di produttori provenienti da fuori provincia che ben poco hanno a che fare con la "filosofia" che ispira i mercati di campagna amica, ovvero quella di favorire la vendita di prodotti del territorio, a Km zero, ed inoltre con prezzi che, proprio grazie ad una filiera cortissima, sono sicuramente competitivi, ed in più sono "firmati" dagli stessi agricoltori che, come più volte ribadito, ci mettono "la faccia", reistaurando, come una volta, un rapporto diretto e di fiducia con l’utenza. E’ proprio in nome di questa trasparenza di fondo che li caratterizza, proprio perché da anni Coldiretti porta avanti una battaglia per la chiarezza e la legalità, che l’organizzazione si dichiara pienamente d’accordo, con l’esigenza emersa nelle dichiarazioni di Scarpa, per adeguati controlli sia di carattere igienico sanitario, fiscale ed amministrativo, come verso anomale intrusioni o contro tutto ciò che, in qualche modo, possa contravvenire a regole che i produttori di Coldiretti hanno sempre rispettato, grazie ad un’associazione che si è sempre fatta carico della piena assunzione di responsabilità dei propri soci presenti nei mercati. Il mercato contadino sotto Palazzo Gotico ed in Piazza Duomo reinterpreta e ripristina antichi rapporti tra città e campagna ed il successo sancito dai consumatori ne è testimonianza inequivocabile; ma, occorre riconoscerlo, ovviamente, i tempi sono cambiati e di conseguenza le esigenze logistiche e del traffico, dei parcheggi in pieno centro storico (che oltretutto ne è sprovvisto), possono determinare problemi non facilmente risolvibili. Pertanto, Coldiretti, che oggi può contare sulla forza dei Consorzi agrari per creare una filiera agricola tutta italiana, ha già progettato di istituire all’interno degli spazi del Cap di via Colombo un Mercato di Campagna Amica, che grazie all’associazione Agrimercato, gestore dell’iniziativa, dovrà rispettare uno specifico regolamento appositamente redatto e che coinvolgerà anche le associazioni dei consumatori per un controllo più accurato.In questo modo anche i cittadini della periferia, come quelli del centro storico, potranno contare su una precisa struttura di riferimento, facilmente raggiungibile, con comodi parcheggi e l’opportunità di avere la garanzia di prodotti locali, sicuri, tracciati, di qualità, a prezzi sempre convenienti.Con buona pace di chi continua a non capire che i mercati di Campagna amica (ma anche gli agriturismi e la vendita diretta in azienda) non sono in concorrenza con i commercianti, ma sono la sacrosanta affermazione del diritto dei produttori agricoli, di percepire dal proprio lavoro, un reddito giusto ed adeguato che non venga villipeso da una filiera dove i rapporti di forza sono, come ora, eccessivamente squilibrati.Sono loro le vere vittime di una concorrenza sleale e di falsificazioni che mettono in ginocchio chi produce in qualità, grazie ad una professionalità frutto di decenni di lavoro e di fatiche per migliorare costantemente.