"Abbiamo difeso il territorio piacentino dal parco, o meglio dagli eccessivi limiti che un’interpretazione ideologica del Parco avrebbero potuto portare", così Luigi Francesconi (PdL) ritorna sulla votazione dei giorni scorsi in Assemblea Legislativa che ha approvato la costituzione di un’area protetta nella zona contigua al basso Trebbia."Sarebbe stato meglio evitare la costituzione di un nuovo costoso Ente che potrebbe paralizzare le attività di un’area altamente antropizzata – prosegue -, tuttavia, malgrado le riserve espresse da molteplici attori, in primis le associazioni agricole e venatorie, l’Amministrazione Provinciale guida da Boiardi ha voluto a tutti i costi "regalare" ai piacentini il primo parco.L’azione tenace dell’attuale Amministrazione di centro-destra, anche se non ha potuto impedire la creazione del Parco poiché l’iter era ormai concluso, ha introdotto alcuni importanti correttivi sotto forma di emendamenti che ho sostenuto e che sono stati approvati in Aula."Attraverso questi emendamenti, in totale sette, si riconsegna ai Comuni il primato nella definizione dei Piani delle Attività Estrattive nelle zone interessate dal Parco e si dà modo di completare le cave già previste e conservare, anche dopo il termine della coltivazione, la viabilità esistente. Viene inoltre concessa l’opportunità di proseguire l’effettuazione di recupero e smaltimento di materiali derivanti da attività di cava o edilizie. E’ previsto, infine, il declassamento di alcune aree agricole o produttive che il progetto originale voleva inspiegabilmente vincolare."L’attenzione dimostrata dall’Amministrazione Trespidi attraverso questi emendamenti nel
"limitare i danni" e le dichiarazioni rilasciate dall’Assessore Patrizia Barbieri – conclude Francesconi – fanno ben sperare circa il futuro di questo Parco che, sono sicuro, sarà il più "leggero" possibile quanto a limitazioni e costi di gestione.Sembrano, insomma, ribaltate le aspettative della sinistra che voleva fare del basso Trebbia un santuario ambientalista ed una fabbrica di poltrone e di nuove cariche remunerate."