Foti: ?Eliminare l?iniquo balzello sulle borse di studio?;

"Eliminare l’iniquo balzello sulle borse di studio"; questa la richiesta avanzata dall’on. Tommaso Foti (PDL) in un’interrogazione presentata in Commissione al Ministro dell’Economia e delle Finanze."La risoluzione n. 156/E del 12/06/2009 dell’Agenzia delle Entrate – spiega l’on. Foti nell’atto di sindacato ispettivo – si occupa delle ritenute su incentivi corrisposti ai sensi del Decreto Legislativo 29/12/2007, n. 262 – Eccellenza degli studenti nei percorsi di istruzione – qualificando come redditi assimilati a quelli da lavoro dipendente ‘le somme da chiunque corrisposte a titolo di borsa di studio’. "La risoluzione che qui interessa – prosegue il parlamentare del Popolo della Libertà – dopo aver sottolineato che in relazione a particolari borse di studio, specifiche disposizioni normative prevedono, invece, l’esenzione dall’IRPEF, stabilisce che le altre borse di studio (pomposamente definite "benefici di tipo economico") sono da assoggettare a ritenuta a titolo d’acconto."Nella maggior parte dei casi – evidenzia però l’on. Tommaso Foti – le borse di studio assegnate non assumono certo rilevanza per il "beneficio economico" ad esse sottese, ma costituiscono più che altro momento di legittima e giusta soddisfazione per coloro che le hanno acquisite". "Proprio nel momento in cui – da più parti – si inneggia giustamente alla meritocrazia, il balzello sulle borse di studio pare una delle tante iniquità che contraddistinguono il sistema fiscale italiano".A fronte di ciò, l’on. Foti chiede quindi al Ministro Tremonti se non ritenga "anche in relazione al misero gettito determinato dal balzello sulle borse di studio, di assumere urgenti iniziative anche di carattere normativo volte ad impedire forme di accattonaggio di Stato, tra le quali indubbiamente ricade quella stabilita dalla risoluzione".

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