”La grande distribuzione con la scusa delle liberalizzazioni sta uccidendo il settore delle edicole. Nel Veneto ormai e’ una emergenza”. Cosi’ il senatore della Lega Nord, Piergiorgio Stiffoni prende le difese degli edicolanti ”costretti a subire la prevaricazione delle grandi compagnie di distribuzione alimentare e non che al loro interno vendono anche quotidiani e altra editoria”. ”Saro’ promotore, in Senato, di iniziative al fine di fermare questo tsunami che ha messo ko interi settori come i piccoli negozi alimentari, spesso gestiti direttamente da padre in figlio. Mi domando – continua il senatore della Lega – per quale motivo i comuni diano cosi’ facilmente licenze per costruire questi mostri di cemento armato che ormai stanno non solo deturpando il territorio, ma fagocitando interi settori del commercio come appunto le edicole, che sono storicamente un punto fondamentale per i cittadini in quanto veicolo di informazione e anche di arredo urbano, se si pensa che citta’ come Berna, Parigi, Dresda, Londra, Madrid, Barcellona e addirittura Istanbul, le edicole sono quasi un patrimonio e guai a defraudarle”. Infine Stiffoni mette in guardia su chi continua a parlare di ”liberalizzazioni” come toccasana dell’economia: ”non e’ assolutamente vero. Prendiamo i farmaci, se le parafarmacie, che stanno nascendo come funghi, fanno i prezzi bassi, e’ anche vero che le farmacie fanno gli stessi prezzi ma non hanno il megafono dei consumatori e questo non e’ giusto. E cio’ succede anche in altri settori. Adesso che Bersani e’ stato eletto segretario del Pd, c’e’ la speranza per la grande distribuzione, vedi anche le Coop, di poter vendere di tutto e di piu’, compresi appunto i giornali, annientando tantissime piccole aziende familiari. Le liberalizzazioni non andranno senz’altro a favore dell’ utenza e il prezzo dei giornali restera’ sempre lo stesso, anzi’ potra’ aumentare cosi’ come quanto avviene nel settore della benzina dove si e’ formato un cartello delle compagnie che fanno il bello e il cattivo tempo sul prezzo alla pompa”.
